Articoli / Blog | 29 Aprile 2024

Blog – Potare la vite per nutrire e dare frutto

Mentre per i contadini contemporanei di Gesù il contesto delle sue parabole era semplice ed immediato da comprendere, per quelli di noi che abitualmente vivono lontano dal lavoro dei campi alcune immagini usate da Cristo non sono per nulla semplici. In particolare l’espressione “Ogni tralcio che in me non porta frutto (il Padre mio, ndr) lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto” (Gv 15,2) richiede qualche spiegazione, in caso contrario l’azione divina parrebbe guidata da una febbre mutilatrice che taglia ogni cosa alla cieca.

La potatura è un’operazione che riguarda tutti gli alberi da frutto ma per la vite è particolarmente importante; occorre tener presente che essa ai fini della produzione a rigore non è necessaria: anzi, in senso stretto, se non si potasse la quantità di prodotto aumenterebbe. Però peggiorerebbe – e di molto – la qualità. Oltretutto, essendo la vite una pianta con capacità di espansione e di sviluppo straordinarie, la vite che non venisse potata, nel giro di pochi anni si logorerebbe, rischiando di perdersi e di morire. Insomma, detto in sintesi, se una vita non viene potata, l’anno dopo produce molto frutto ma di scarsa qualità e quello successivo rischierebbe di seccarsi.

La potatura però non è un’operazione del tutto semplice. Per farla bene bisogna sapere che la vite produce sempre sui tralci dell’anno precedente: quindi il tralcio che ha un solo anno di vita non produce l’uva perché la produrrà al secondo anno. Quando si pota perciò si tagliano due generi di tralci. Il primo taglio riguarda il tralcio che ha prodotto nell’anno l’uva; questo taglio ha come obiettivo che la forza dei tralci si concentri nei pochi che si lasciano dopo la potatura: ecco il senso della frase “ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto”. In secondo luogo si potano anche i tralci dell’anno precedente, quelli che avendo un solo anno non hanno portato frutto, tenendo quello migliore: sarà questi che, al secondo anno, darà frutto. Ed ecco spiegata l’espressione “ogni tralcio che non porta frutto lo toglie”. Il Padre, cioè, pota e toglie sempre per il bene e per il frutto, mai per distruggere e far morire.

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