Blog / Renato Pierri | 15 Aprile 2020

Le Lettere di Renato Pierri – Tutte buone le donne del vangelo?

Esistono donne buone e donne cattive, uomini buoni e uomini cattivi. Al tempo di Gesù, in Palestina, ovviamente era la stessa cosa: donne buone e donne cattive, uomini buoni e uomini cattivi. Ma perché nessuna donna nel vangelo entra in conflitto con Gesù, e ad entrare in conflitto con Gesù sono solo uomini? Credo che l’unica spiegazione sia nella mentalità patriarcale dell’epoca. Proviamo ad immaginare che l’Incarnazione avvenga in una società prettamente matriarcale, dove ad aver importanza non è il pensiero degli uomini, ma il pensiero delle donne, dove ad avere importanza non sono le idee degli uomini ma le idee delle donne, non i comportamenti degli uomini, ma i comportamenti delle donne. E’ molto probabile che in un vangelo di Gesù donna, non si sarebbe parlato di conflitti di Gesù con uomini, ma di conflitti di Gesù con donne. E questo perché? Semplicemente perché ad entrare in conflitto, sono i pensieri, le idee, i comportamenti. Al tempo di Gesù, in Palestina, i pensieri che contavano, le idee, i comportamenti che avevano importanza, erano i pensieri, le idee, i comportamenti degli uomini, e questi entrarono per lo più in conflitto con la predicazione di Gesù. Ben cinque conflitti Gesù ebbe che le autorità religiose, e le donne non facevano parte delle autorità religiose.

In lieve contrasto con Gesù, sembra entrare Maria quando comunica al figlio che i commensali non hanno più vino. E lo stesso sembra avvenire quando Marta si lamenta con Gesù, giacché la sorella l’ha lasciata sola a servire. Entrambe ricevono una sorta di rimprovero da parte di Gesù.

Detto questo, non si può escludere che in privato, durante la vita prima della predicazione, Gesù non abbia avuto a soffrire a causa di una donna, ma gli evangelisti non parlano della vita di Gesù adulto, prima della predicazione.

Renato Pierri

P.S. Pezzo scritto dopo aver ascoltato “Le donne nella Pasqua” di don Mauro