
Blog – Preghiamo per la bimba di quattro anni ferita a Napoli
Nei miei articoli parlo raramente del post delle “intenzioni della Messa” che su Facebook non sono mai meno di 6000 (cioè, 6000 persone scrivono un commento in cui chiedono la propria intenzione) e su Twitter sono una settantina. Non è qualcosa di cui vantarsi ma sono persone per cui pregare. Io, qualche volta la sera ma più spesso la mattina, prima della Messa, se sono in un posto tranquillo le “sfoglio” sull’iPhone e, pregando per tutti, cerco di leggerne qualcuna. Se un romanziere volesse ispirazioni per un suo libro dovrebbe leggerle perché ogni giorno, pur nel pudore dei sentimenti, su quella pagina di Facebook passa l’intero arcobaleno dell’uomo.
Molte delle intenzioni di questi giorni riguardavano la bambina di 4 anni ferita dalla pallottola di un camorrista a Napoli. I cristiani non pregano solo per se stessi e le proprie preoccupazioni, ma pregano per tutti. Ne copio una per tutte: “Buonasera don Mauro stasera non chiedo niente per me ma una preghiera per quella bambina di Napoli che è stato colpito da un proiettile è gravissima una preghiera. Grazie buonanotte don Mauro e Dio la benedica”. La signora che scrive si chiama Bianca e cosa chiede? Naturalmente chiede che la piccolina sopravviva e che, in futuro, abbia una vita la migliore possibile. Ma non chiede solo quello. Ho ascoltato, come molti, quello che ha detto la Preside della scuola dinnanzi alla quale la piccola è stata ferita. Quell’insegnante parlava della propria paura e chiedeva allo Stato, alle forze di Polizia, che quella paura fosse tolta. Esigeva poi delle risposte dai politici e degli interventi concreti, anche molto energici. Possiamo discutere su quelle richieste, se siano o meno giuste o fattibili, ma nessuno può dubitare che abbiamo tutti il diritto di vivere senza paura. Se io vedo che un bimbo sta finendo sotto una macchina urlo, spingo, strepito, intervengo in un modo che può sembrare violento: e in quel momento non ho alternative, non posso stare a pensare cosa sia meglio. Però poi, a mente fredda, posso parlare di codice della strada, di multe, di strisce pedonali. Voglio dire, con questo esempio, che al di là delle proposte specifiche, quello che non può essere ignorato è il diritto alla vita civile, tranquilla, senza paura.
Ho voluto, per una volta, parlare del “post della Messa”, per raccontare un po’ anche come prego, nella Messa, per le persone che me lo chiedono. E per far sì che la nostra preghiera duri più di un istante: almeno il tempo di queste brevi parole.