Articoli / Blog | 22 Gennaio 2019

Blog – Chiuso per il decreto Salvini il Centro CARA di Castelnuovo. Don José: li trattano come bestiame

Una pugnalata. La chiusura del CARA – acronimo di Centro di accoglienza per richiedenti asilo – è quel male che non immagini quanto sia orribile finché non ti arriva addosso: per effetto del decreto Salvini, il centro dove Papa Francesco aveva officiato il giovedì santo nel 2016, viene chiuso. Tutti i migranti vengono deportati in altre regioni d’Italia e distribuiti non si sa dove e non si sa come. Don José, che conobbi l’anno scorso perché, dopo alcuni giorni di volontariato, celebrai lì insieme ai volontari e a don Marco Vanzini le funzioni della Settimana Santa, ha dichiarato: “Siamo dispiaciuti e preoccupati. Chiediamo che non vengano trattati come bestiame, strappati all’improvviso dal percorso che avevano iniziato. Con la marcia pacifica – spiega il parroco – vogliamo esprimere solidarietà a questi poveri ragazzi. Non sappiamo dove andranno a finire almeno 200 persone. Hanno voluto sgomberare il centro velocemente in modo un po’ misterioso: basti pensare che l’autista del pullman nemmeno sapeva dove doveva andare, forse in Basilicata”.

Ho conosciuto personalmente il direttore del Centro, i volontari, il personale ma soprattutto, alcuni di quegli uomini, donne e bambini che vengono spediti, ripeto, divisi in gruppi, non si come e non si sa dove, tanto che Roberto Morassut, deputato Pd non ha esitato a qualificare come “nazista” questa modalità. Nei video qui sotto ci sono i loro volti, le loro parole, le loro storie. Guardiamoli non solo per piangere e pregare ma anche per pensare a come aiutarli.