Blog / Renato Pierri | 26 Maggio 2018

Le Lettere di Renato Pierri – Il Papa non crede alla vocazione di un omosessuale al sacerdozio

Perché gli amici di papa Bergoglio, i suoi simpatizzanti, i suoi sostenitori non hanno il coraggio di muovergli critiche quando sbaglia? E’ la seconda volta che il Papa sbaglia e nessuno glielo fa notare. Con i vescovi della Conferenza episcopale italiana, con i quali si è intrattenuto lunedì in un dialogo a porte chiuse in occasione della 71° assemblea generale, Francesco ha affrontato la tematica dell’ammissione di ragazzi omosessuali nei seminari, e come già aveva fatto qualche anno fa, ha detto: «Nel dubbio, meglio che non entrino». Con questo discorso il Papa ha dimostrato di credere che Dio non possa chiamare al sacerdozio un giovane omosessuale. Il che è abbastanza grave. Una vera offesa alle persone omosessuali, donne e uomini, che si sentono chiamati da Dio. Se, invece, il Papa crede che la chiamata possa esserci per tutti, allora chiudendo le porte del seminario ad una persona omosessuale, andrebbe contro la volontà del Signore. Ad ogni modo, questa è l’ennesima discriminazione  degli uomini della Chiesa nei riguardi delle persone omosessuali. Ma questo non è il Papa che riguardo alle persone omosessuali aveva detto “chi sono io per giudicare”?

Renato Pierri

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