15 dicembre – La gelosia
Il più bel messaggio del mondo? “Dopo ti chiamo”. Ti accontenti di poco, Paci, ti accontenti di un messaggio che lo puoi mandare a venti persone assieme. Ti accontenti di poco. Le donne che soffrono fanno male. Stella quando soffre fa male. Come quelle bambine che hanno un gioco bellissimo ma non ci giocano, non lo guardano nemmeno. Guardano la bambina che si guarda tra le mani, felice, il suo piccolo gioco. Vanno da lei e con una manata glielo fanno cadere. Stella fa così a volte perché la gelosia ce l’abbiamo per la felicità degli altri non per le cose degli altri. Il diavolo ci fa vedere la felicità degli altri come una minaccia. Dice: non ce ne è per tutti. Sussurra: quello che ha lei è tolto a te. Per Stella se sono contenta è come un’offesa per lei. Non è sempre così: lo fa solo quando soffre. Allora io raccolgo il mio giocattolo e lei si calma. Si vergogna un po’ e dice scusa. E poi mi guarda come sempre. Siamo due amiche. Nessuno ruba nulla a nessuno. Io ho i miei messaggi, lei ha i suoi grandi amori. Nessuno ruba nulla a nessuno. Se è amore c’è sempre. Ce n’è per tutti.
Paci è sposata con René, un uomo che la trascura. Ha una bimba che si chiama Marta e un’amica che si chiama Stella. Si mantiene facendo pulizie
Tratto da Avvenire
“In tre mesi” è il nome della rubrica di prima pagina che Avvenire mi ha affidato per i mesi di ottobre, novembre e dicembre del 2017. I brani che verranno pubblicati ogni giorno, per appunto “In tre mesi”, sono tratti da Il diario di Paci, l’esercizio poetico dal quale poi è nato il romanzo Una giornata di Susanna, Cooper. Il brano originario del pezzo pubblicato oggi si può trovare qui.