Blog / In tre mesi | 12 Dicembre 2017

12 dicembre – Senza casa

A volte mi pesa questo amore che non ha casa. A volte mi stanca questo amore che è più lungo il tragitto per arrivare da te che il tempo che stiamo insieme. A volte mi fa arrabbiare quello stare di fronte a parlare di così tante cose che alla fine non dico nulla. A volte urlerei per la mancanza di tempo, di luogo, di intimità, di tutto quello che fa di un amore una vita e non un continuo pensarsi e aspettarsi. A volte mi affatica questo continuo giudizio sociale, personale, che non accetta chi semplicemente vorrebbe amare così, in questo modo che è il nostro, ma non può, non ci riesce. E non gli riesce di lasciarci in pace. E devono decidere pure per me. Senza ascoltarmi. Senza conoscermi. Senza amarmi. Sono stanca. A volte sono tanto stanca. Ma ho una risorsa bellissima. Che non perdo mai. A volte non la trovo. Perché scivola in fondo ad una giornata pesante, ad una notte insonne. E mi sembra di averla persa. E invece c’è. C’è sempre. Come il burro di cacao che finisce sul fondo della borsa. Sembra perso. Ma c’è. È la felicità. Io sono felice sempre anche quando sono triste.
Paci è sposata con René, un uomo che la trascura. Ha una bimba che si chiama Marta e un’amica che si chiama Stella. Si mantiene facendo pulizie

Tratto da Avvenire

“In tre mesi” è il nome della rubrica di prima pagina che Avvenire mi ha affidato per i mesi di ottobre, novembre e dicembre del 2017. I brani che verranno pubblicati ogni giorno, per appunto “In tre mesi”, sono tratti da Il diario di Paci, l’esercizio poetico dal quale poi è nato il romanzo Una giornata di Susanna, Cooper. Il brano originario del pezzo pubblicato oggi si può trovare qui.