Articoli / Blog | 10 Novembre 2017

FarodiRoma – La guerra nucleare che spazza via l’umanità rischia di accadere veramente

Il vertice mondiale per il disarmo nucleare che sta per iniziare in Vaticano è molto più importante di quanto sembri perché il rischio nucleare è come il male: qualcosa di cui si parla spesso, qualcosa di cui si conosce l’esistenza, ma, per questo, qualcosa cui rischiamo di abituarci. La guerra nucleare ha fatto nascere almeno da cinquant’anni il filone letterario e cinematografico della fantascienza apocalittica o post apocalittica che dir si voglia ma, diversamente dai viaggi interstellari, la guerra nucleare che spazza via l’umanità rischia di accadere veramente perché fare una bomba atomica è tecnologicamente alla portata di molti paesi al mondo, e ne basta una per innescare un processo che porterebbe alla distruzione del pianeta.
Durante la guerra fredda il terrore di un conflitto nucleare è stato fortissimo ed è stato il deterrente che ha reso creativi ed efficaci i politici nel disinnescare le bombe e costruire la pace. Oggi le tensioni tra Corea e Usa, tra minacce ed esperimenti falliti, rischiano di passare nella nostra vita reale quasi come una lite tra scolaretti. Parlando con tanta gente mi sembra di percepire che il cittadino medio sente la minaccia nucleare come lontana, non la teme davvero, come se i due interlocutori stessero giocando a Risiko. Il rischio che il pericolo nucleare venga minimizzato da noi gente della strada mi sembra palpabile. Vedo sorrisi amari. Sento battute come: figurati se la Corea ci prova sul serio. Il terrore della guerra fredda non era bello, figuriamoci, ma almeno ci rendeva cittadini vigili: forse ansiosi, ma vigili. Eravamo cittadini che sapevano di doversi guardare dal male perché sapevano che una bomba poteva esplodere dal momento che un politico sconsiderato poteva premere un pulsante.
Pochi giorni fa in Corea del Nord è crollato il tunnel di un sito nucleare causando almeno duecento morti. Gli articoli e i titoli sui giornali c’erano ma tra la gente della strada non ho sentito una parola. Mi sembra che manchi la società civile. Non vedo lotte ideali, non vedo richieste ai politici più serie e responsabili: vedo indifferenza, tragica indifferenza. Che potrebbe, questa sì, essere la miccia che fa esplodere la bomba. Perché il male non lo fermi quando ormai è dilagato. Mi preoccupa che venga minimizzata tra la gente qualsiasi l’imponente operazione diplomatica che il Papa sta portando avanti: mi preoccupa perché, nonostante ciò che si dica e si pensi, il rapporto tra politici e società civile, è reale. Un rappresentante del popolo, per quanto i rapporti siano lontani e degradati, si accorge di cosa sta veramente a cuore alla propria gente. Può essere animato da intenzioni non pure, non rette, ma si rende conto dove battono il cuore, la pancia, il portafoglio di chi lo elegge. E in questo caso temo non si senta spinto allo sforzo necessario. Spero davvero di sbagliarmi perché gli scenari apocalittici vorrei solo leggerli sui libri e vederli sugli schermi.

Tratto da FarodiRoma