Blog / Una donna nel Vangelo | 15 Febbraio 2017

Giovedì 16 Febbraio – Ma tu dici la verità

In quel tempo, Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo; e per via interrogava i suoi discepoli dicendo: «Chi dice la gente che io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista, altri poi Elia e altri uno dei profeti». Ma egli replicò: «E voi chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». E impose loro severamente di non parlare di lui a nessuno. E cominciò a insegnar loro che il Figlio dell’uomo doveva molto soffrire, ed essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, poi venire ucciso e, dopo tre giorni, risuscitare. Gesù faceva questo discorso apertamente. Allora Pietro lo prese in disparte, e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i discepoli, rimproverò Pietro e gli disse: «Lungi da me, satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini». Marco 8,27-33

Di te, so.
Quello che dice la gente.
Di te, so.
Quello che sanno i tuoi.
Di te, so.
Quello che so io.
Conosco il tuo nome.
E mi sembra di sapere tutto.
E invece no.
C’è molto altro di te da sapere, da conoscere, da capire.
Conosco il tuo nome.
Ma non conosco la tua storia.

Quello che tu dici di te.
Mi spaventa.
Non voglio saperlo.
Non voglio ascoltarlo.
Voglio che taci.
Ma tu dici la verità.
E se non voglio la verità.
È il demonio che parla in me.
Aiutami.

Io voglio vivere di te, con te.
Ma tu sei da vivere e da morire.
E io ho paura.

Questo commento del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).

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