
Meditazione di Mauro Leonardi – San Francesco
Per il 4 ottobre vengono ricordati in questa meditazione alcuni aspetti della vita di san Francesco “il Signore mi dette e mi dà una così grande fede nei sacerdoti (…) che anche se mi facessero persecuzione, voglio ricorrere proprio a loro. E se io (…) m’incontrassi in sacerdoti poverelli di questo mondo (…) non voglio predicare contro la loro volontà” (Fonti Francescane, n. 112). Il Francesco povero che nel medio evo va dalla Chiesa ricca e drammaticamente in crisi a chiedere se il suo modo di vivere fosse davvero evangelico e secondo Dio, mi insegna che la sua non è solo umiltà – la differenza con gli eretici – ma è sguardo profondo sul mistero della Chiesa, è capacità di vedere oltre l’apparenza e di cogliere come l’unità sia il vero testamento di Gesù ai suoi. Francesco, quando nel 1220 vede crollare tutti i suoi sogni perché di ritorno dalla terra santa trova i francescani mutati grandemente, reagisce ritirandosi dal governo. Quello è il tempo in cui scrive il racconto della perfetta letizia che è una vera e propria parabola del suo dramma interiore. È lui a sentirsi di troppo: “siamo tanti e tali che non abbiamo più bisogno di te”. È in quella crisi interiore profondissima che Francesco riceverà le stigmate (1224) e di nuovo il crocifisso parlerà alla sua vita, ma non più come diversi anni prima a s.Damiano: parlerà con i segni della croce impressi nella sua carne. E quando sente vicina la morte, riunisce i frati attorno al suo corpo, e si fa leggere Giovanni 13, quello dell’amore fino alla fine, quello del comandamento dell’amore, l’unico per cui saremo riconosciuti tutti discepoli di Gesù. Citazione anche di È Gesù che Passa n. 179 in cui san Josemaría raffigura Cristo come Francesco: “viene come un poverello a chiedere un po’ d’amore, mostrandoci, in silenzio, le sue mani piagate“.
Una “meditazione” è un genere omiletico diverso dalla predica, dal discorso, o dall’allocuzione. Ha il carattere piano, proprio di una conversazione familiare e io la intendo come il mio dialogo personale – fatto ad alta voce – con Dio, la Madonna, ecc. In genere do un titolo alle meditazione e cerco di fare molto riferimento alla scrittura, in particolare al vangelo. Le meditazioni che si trovano sul blog sono semplici registrazioni – senza nessuna pretesa particolare – di quelle che faccio abitualmente. In questi casi ho semplicemente cura di usare un linguaggio e degli esempi che possano essere accessibili a chiunque.