Blog | 02 Maggio 2011

IINVITO ALLA LETTURA DI PIPPO CORIGLIANO []data originale: 02.05.2011]

Oggi Zenit pubblica questo sotto c’è il link

Ho una grande stima di Mauro Leonardi. Ognuno di noi è un personaggio unico e irripetibile ma Mauro Leonardi risulta “particolarmente” unico e, purtroppo, difficilmente ripetibile. Chi lo incontra si trova davanti un sacerdote alto e smilzo, dallo sguardo profondo e mobile. La gioventù che traspare dalla sua figura non dipende dall’ età: è una costante della sua personalità. Chi parla con lui si sorprende per la sincerità sconcertante e l’evidente autonomia del suo pensiero. Don Mauro è l’opposto di colui che parla per frasi fatte, ogni pensiero è filtrato dal suo cuore e dalla sua mente e si presenta affascinante e originale.
La sua preparazione teologica è profonda e l’attività pastorale è inesauribile. Centinaia di giovani, e non giovani, si rivolgono ai suoi consigli spirituali e non pochi fra questi si pongono l’interrogativo se il Signore li stia chiamando ad una vita di donazione nel celibato cioé ad una vita di “amicizia con Gesù e con gli altri”, direbbe don Mauro. In più è un poeta: la sua intelligenza guizzante lo spinge ad approfondire sottigliezze teologiche ed esprimere concetti infuocati che toccano il profondo dell’animo. Non è uno scrittore facile. Per un ingegnere come me leggere un suo libro significa tornare più volte indietro per assicurarmi di aver capito bene. Alle volte s’inerpica su difficili picchi intellettuali altre volte corre nella pianura della vita quotidiana facendoti scoprire con sorpresa una nuova verità oppure un modo nuovo e bello di guardare la realtà.
Questo libro è un libro sul celibato apostolico del laico ma in realtà è un libro sull’amicizia. Sembra un libro di teoria teologica ma in realtà parla di esperienze esistenziali di unione con Dio. Il suo titolo riflette bene il contenuto: Come Gesù. Come Gesù è Figlio così tutti noi siamo figli di Dio; come Gesù ci chiama “amici”, così noi cristiani riceviamo il dono di essere amici di tutti. Alcuni di noi sono chiamati ad essere “totalmente” amici di tutti e qui il celibato apostolico del laico trova la sua connotazione. Il laico che sceglie il celibato apostolico riceve il dono dell’amicizia totale con Dio e con gli uomini.
E’ la prima volta che vedo approfondire in chiave teologica quest’aspetto del celibato cristiano con tanta minuziosità. Il riferimento al messaggio di San Josemaría è d’obbligo, non solo perché don Mauro fa parte della famiglia spirituale di questo santo ma perché una caratteristica di San Josemaría era la chiarezza teologica e giuridica, riferita in particolare alla figura del laico cristiano.
Anch’io ho ricevuto il dono della chiamata al celibato apostolico vissuto da laico. Ricordo ancora quel momento del “sì” come l’innamoramento definitivo che mi ha fatto vivere finora una vita d’amore, grazie alla misericordia divina. Quell’amore è un’esperienza così personale da apparire incomunicabile nella sua nota più profonda. Don Mauro c’è andato dentro e, con poesia e teologia, l’ha spiegato come non avevo mai visto fare. Sono sicuro che questo libro servirà a molti per confermarli nella loro vocazione alla santità laicale o per aprire orizzonti di donazione e di amicizia con Gesù.
Amicizia: una parola quasi desueta. Mentre la cultura dominante strapazza la parola “amore” utilizzandola come uno straccio multiuso, la parola “amicizia” suona come nuova perché è uscita quasi del tutto dal nostro orizzonte: dall’orizzonte di chi si ferma alla visione del mondo trasmessa dai media. Chi ha conosciuto San Josemaría si è trovato davanti ad una scoperta: un uomo che trasmetteva il calore dell’amore di Cristo attraverso il calore dell’amicizia personale. Chi era abituato a pensare che il cattolicesimo fosse un sistema di pensiero, se non addirittura una squadra o un partito, si trovava spiazzato davanti a quel santo che era amico di Dio e, allo stesso tempo, amico di ogni persona che incontrava. Amico di tutti perché amico di Gesù: si percepiva subito.
Ho impiegato un po’ di tempo per capire questa nuova prospettiva. Prima vivevo in una dimensione in cui la cordialità era abituale con tutti, ma l’amicizia no. Avevo due soli amici veri e non nella stessa città. Il mio mondo era il paesaggio che vedevo dal treno dei fatti miei. Stavo sulla terra per questo: fare i fatti miei. San Josemaría e i suoi figli spirituali mi cambiarono totalmente la prospettiva. Ho capito che si poteva vivere dal punto di vista di Gesù, dei santi, di Giovanni Paolo II. Ogni persona è diventata un’anima da comprendere, un’anima da aiutare, un’anima da stimare. Non saprei tenere il conto degli amici che ho adesso, quello che so è che mi trovo sempre mancante, sempre indietro rispetto all’invito di Gesù: essere amico di tutti perché ognuno diventi un amico di Dio. Ecco: il libro di Mauro Leonardi spiega, per bene, tutto questo.

Come Gesù pp. 13-15

7 risposte a “IINVITO ALLA LETTURA DI PIPPO CORIGLIANO []data originale: 02.05.2011]”

  1. anna maria marinelli ha detto:

    Da avvocato nello stato italiano ed avvocato nei tribunali ecclesiastici, proverei ad aggiungere alcuni punti per me fondamentali.
    Con il processo di nullità matrimoniale i fedeli cattolici si rivolgono all’autorità giudiziale della Chiesa per ottenere una dichiarazione pubblica che attesti la nullità del matrimonio.
    Tale dichiarazione è l’oggetto principale del processo ma, con l’accertamento del fatto giuridico della nullità, si produce contemporaneamente l’estinzione degli effetti giuridici derivati dal matrimonio che, fino a quel momento, era ritenuto valido.
    Il matrimonio può essere invalido per tre ragioni di cause:
    – innanzitutto l’esistenza di un impedimento al momento della celebrazione;
    – l’esistenza di cause che comportano la nullità del matrimonio per difetto di forma legittima.
    – l’esistenza di cause di nullità del matrimonio in riferimento al consenso; il consenso può essere inesistente se la persona è incapace di emettere il consenso minimo richiesto dalla legge (c. 1095); in altri casi il consenso esiste ma risulta giuridicamente difettoso perché la manifestazione di volontà esterna non corrisponde con la volontà interna della persona (cc. 1906-1103).
    I processi di nullità si possono distinguere in due specie: il processo di nullità matrimoniale ordinario e il processo documentale di nullità matrimoniale.
    Il processo super rato et non consumato è attualmente di competenza della Rota Romana.
    Con il processo circa il matrimonio “rato et non consumato”, invece, le parti chiedono la dispensa al Santo Padre per non consumazione.

    Anna Maria Marinelli

  2. Mauro Leonardi ha detto:

    Anna Maria ho copiato questo tuo intervento nella zona 02 Discussioni… così è più visibile. Dall’argomento mi pare di capire che avresti voluto metterlo in quella Discussione. Se controlli tutto e me lo confermi, poi cancello questi post.
    Grazie comunque per la tua lucidità?
    Mi potresti chiedere “amicizia” su facebook? per poter comunicare con più facilità…
    Grazie ancora.

  3. Mauro Leonardi ha detto:

    Questo commento è stato eliminato dall’autore.

  4. Mauro Leonardi ha detto:

    Questo commento è stato eliminato dall’autore.

  5. Mauro Leonardi ha detto:

    :
Link

    Scusate! è la prima volta che ci riesco… e sono felice! Quello che ho messo qui sopra è il link all’Invito alla Lettura di Come Gesù di Pippo Corigliano. E’ stato pubblicato su Zenit di oggi.

  6. Stefania Perna ha detto:

    Anna Maria Marinelli…ma dove ti ritrovo!!Non ti conoscevo ancora come scrittrice su blog! Mi sa che oggi ti telefono…intanto complimenti per l’intervento “professionale”!

  7. Mauro Leonardi ha detto:

    Tres… se sei su facebook la trovi tra le mie “amicizie”. Ti sei accorta comunque che il suo intervento è del 19 novembre 2011?