“O Sorte come la luna tu sei variabile,sempre cresci o decresci;la vita odiosa ora indurisce e ora conforta,per gioco, l’acutezza della mente;miseria,potenza dissolve come ghiaccio. Sorte possente e vana,cangiante ruota,maligna natura,vuota salvezza che sempre si dissolve,oscura e velata me pure sovrasti;ora al gioco di te scellerata porgo la schiena nuda.Destino di salute e di virtù ora mi è avverso,indebolito e sconfortato sempre schiavo.In quest’ora senza indugio le vostre corde fate suonare;poiché a caso prostra un forte,con me tutti piangete!” Questa musica è bellissima secondo me e a me fa pregare e pensare a Dio, invece il testo è sulla sorte che colpisce a caso, maligna e vuota salvezza. Se dovessi fermarmi alle parole sarebbe triste e, invece, la musica è possente. A volte vorrei accostarmi così anche alle persone: se non mi piacciono le parole che dicono potrei cercare qualcos’altro da apprezzare. Ci provo!
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