Blog / Una donna nel Vangelo | 08 Dicembre 2016

Venerdì 9 Dicembre – A volte sono come un bambino

In quel tempo, Gesù disse alla folla: «A chi paragonerò io questa generazione? Essa è simile a quei fanciulli seduti sulle piazze che si rivolgono agli altri compagni e dicono: Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non avete pianto. E’ venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e hanno detto: Ha un demonio. E’ venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e dicono: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori. Ma alla sapienza è stata resa giustizia dalle sue opere». Matteo 11,16-19.

Non tutto è spiegabile con quello che si vede.
Non tutto è spiegabile con quello che si sa.
Non tutto è spiegabile.
A volte sono come un bambino.
Che non vuole giocare.
Che non vuole cantare.
Che non vuole ballare.
A volte sono come un bambino.
Che non vuole.

Dammi forza.
Forza d’amore.
Forza di vita.
Dammi debolezze.
Debole d’amare.
Debole da custodire.
Dammi te.
Dammi forza e non giudicherò.

Questo commento del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).

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