Blog / Una donna nel Vangelo | 24 Novembre 2015

Mercoledì 25 novembre – Custodisci il mio corpo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e a governatori, a causa del mio nome. Questo vi darà occasione di render testimonianza. Mettetevi bene in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò lingua e sapienza, a cui tutti i vostri avversari non potranno resistere, né controbattere. Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e metteranno a morte alcuni di voi; sarete odiati da tutti per causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo perirà. Con la vostra perseveranza salverete le vostre anime». Luca 21,12-19. 

Sarò capace di dare testimonianza nel dolore, nella paura?
Sarò capace di difendermi?
Sarò capace di non morire di dolore davanti al tradimento di tutti?
Davanti all’odio e alla morte che farò?
Quante domande.
Quanta paura.
Amore mio accarezzami.
Metti una mano su di me e prendi i miei capelli.
Contali.
Custodisci il mio corpo.
Salva la mia anima.
Sotto le tue mani vive la mia fedeltà.

Questo commento del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).

“Una donna del vangelo” è anche sul network di Papaboys: ecco il link

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