Lunedì 21 marzo – Mauro Leonardi

Commento al Vangelo (Lc 4, 24-30) del 21 marzo 2022, lunedì della III settimana di Quaresima, di Mauro Leonardi  

In quel tempo, Gesù [cominciò a dire nella sinagoga a Nàzaret]: «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una vedova a Sarèpta di Sidóne. C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Elisèo, ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro». All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costrita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.

I miracoli avvenuti sotto i profeti sono pochi e sono miracoli nascosti fatti a vedove, a stranieri, a lontani, a scartati dalla vita e dalla storia. Così è Gesù. Per questo viene cacciato e portato su un ciglio di un burrone. Ma Gesù passa in mezzo a loro, come la lancia che trapassa il cuore Maria

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