Articoli / Blog | 09 Febbraio 2022

METRO – Controllare i figli? No, si devono conoscere

I due giovani gravemente indiziati per le violenze sessuali avvenute la notte di Capodanno in piazza Duomo a Milano sono stati arrestati. In particolare i due minorenni sono accusati di aver molestato due turiste tedesche. Molti mi chiedono da quali famiglie possano provenire giovani come quelli, che progetto educativo esistesse al loro interno ma io, non avendo elementi, non ho nulla da dire. Aggiungo però che, se fare il genitore è da sempre il lavoro più difficile del mondo, oggi più che mai è chiaro che non ci si può improvvisare tali. Non ci si può illudere che sia sufficiente avere il controllo dei ragazzi per evitare tragedie. Educare i propri figli non ha nulla a che vedere con il controllo: non serve intercettare i giovani quando infrangono le regole. Insegnare a vivere non ha nulla a che vedere con il “controspionaggio”. Non si devono controllare i figli, si devono conoscere. E, conoscendoli, si devono e si possono guidare e consigliare. La relazione educativa, il processo di adesione convinta e consapevole ad un sistema di valori, si costruisce giorno dopo giorno. Per questo è necessario condividere con i bambini e, in misura diversa, con gli adolescenti spazi di gioco, modalità di dialogo. Non ci si può inventare di essere genitori senza dedicare tempo, senza “perdere” ore accompagnando i figli, parlando loro e, soprattutto, ascoltandoli. Se questo manca, ogni forma di controllo cade nel vuoto e viene rifiutata.

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