Articoli / Blog | 26 Gennaio 2022

METRO – Quella difesa a oltranza dei figli

Ogni tanto veniamo a sapere di genitori che denunciano i reati dei figli. Lo leggiamo sui giornali o qualcuno ce lo racconta. Leggiamo di una madre che va dai carabinieri per il figlio che si droga, di un padre che ci va perché il figlio ha picchiato un coetaneo, di un altro genitore che vorrebbe il figlio in carcere per farlo uscire dal giro della ‘ndrangheta. Quando la cosa non ci tocca da vicino è facile essere solidali con quelle operazioni ma quando succede ai nostri ragazzi diventa tutto più complicato. Nostro figlio prende una multa per eccesso di velocità con l’auto intestata alla nonna: e allora perché non far togliere i punti della patente alla proprietaria (che usa pochissimo la macchina) invece che addossare al giovane imprudente tutte le sue responsabilità? Tutti abbiamo la tentazione di cullarci nell’idea che quella corsa sia stata solo una ragazzata. E allora scopriamo che non abbiamo chiaro quanto sia deleterio nascondere ai figli le conseguenze delle loro azioni. Quando lo facciamo, non gli stiamo salvando la vita ma gliela stiamo rovinando. La difesa ad oltranza non abitua a sopportare le perdite, le frustrazioni. È prima di tutto la sconfitta di genitori che abdicano al loro ruolo. Se impediamo ai nostri figli di sbattere contro il muro delle loro responsabilità significa non solo che non crediamo nella loro crescita ma che neppure ci fidiamo della nostra come genitori

Tratto da METRO

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