Blog – La politica è l’arte del compromesso

Per una volta forse bisogna fare un applauso a Luigi Di Maio. Colui che in maniera sprezzante viene sempre ricordato dai suoi avversari come l’uomo che vendeva bibite allo stadio San Paolo, è riuscito a rendere possibile l’accordo tra Conte e Grillo: il primo sarà il Presidente del Movimento 5 Stelle, il secondo sarà il Garante. E Di Maio? Gigino è il politico, colui che è riuscito a far quadrare il cerchio, a rendere sferico il cubo. Ha detto che “non è sempre necessario scegliere tra due parti” ed ha proprio ragione.
Personalmente mi rallegro quando si trova un accordo, soprattutto in politica, soprattutto quando non ci sono di mezzo chissà quali “valori”. Di Maio ha detto “non è sempre necessario scegliere tra due parti” ed ha proprio ragione. Gesù dice che “non si possono servire due padroni” (Lc 16,13) ma questo vale per le cose importanti, per il senso della vita, i valori di fondo, non per la politica: la politica è l’arte di costruire compromessi. Non lo dico io, lo diceva Ratzinger. Avveniva, per essere esatti, il 26 novembre 1981 durante una Messa per i deputati cattolici del parlamento tedesco. “È morale – diceva l’allora cardinale – la lealtà che accetta le misure dell’uomo e compie, entro queste misure, l’opera dell’uomo. Non l’assenza di ogni compromesso, ma il compromesso stesso è la vera morale dell’attività politica.” Sono parole che dovremmo ricordare ogni giorno.