Blog / Una donna nel Vangelo | 10 Giugno 2021

Venerdì 11 giugno – Che tutto santifica

Commento al Vangelo (Gv 19,31-37) dell’11 giugno 2021, Sacratissimo Cuore di Gesù, di Mauro Leonardi. Chiunque può mandare i suoi brevi commenti, audio o scritti, a [email protected]

Era il giorno della Preparazione e i Giudei, perché i corpi non rimanessero in croce durante il sabato (era infatti un giorno solenne quel sabato), chiesero a Pilato che fossero loro spezzate le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe al primo e poi all’altro che era stato crocifisso insieme con lui. Venuti però da Gesù e vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati gli colpì il fianco con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua. Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera e egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate. Questo infatti avvenne perché si adempisse la Scrittura: Non gli sarà spezzato alcun osso. E un altro passo della Scrittura dice ancora: Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto.

Non ce li vogliamo nei giorni di festa, i nostri misfatti.
Non vogliamo sporcare le nostre feste con i nostri peccati.
Ma non vogliamo nemmeno pentirci. No.
Vogliamo che qualcun altro porti via i nostri delitti.
Vogliamo toglierceli da davanti gli occhi.
Ma non possiamo toglierceli dal cuore.

Anche da morto, amore mio, il tuo corpo mi disseta e mi dà vita.
Acqua e sangue.

Sei così in alto, amore mio.
Così in alto.
Posso guardarti anche da lontano.
Il tuo bel viso così stanco, ferito, immobile.
Il tuo bel corpo così denudato, sporco, sangue e terra, acqua e sudore.
Sei fango come me.
Sei sangue per me.
Dio mio.
Dio mio.

Non è il giorno di sabato ad essere solenne.
È il tuo corpo che è regale.
Che tutto santifica.
Che tutto illumina.
Non è sabato la festa.
È la tua morte.
Mistero grandissimo, amore mio.
Mistero grandissimo.

Perdonami.
Perdona la mia vita che ti ha trafitto.
Salva la mia vita che ti ha ucciso.
Grazie amore mio.
Grazie.