Articoli / Blog | 18 Settembre 2020

Palabra – Occhi bagnati di lacrime

Quattro anni fa, durante il Giubileo della Misericordia, su indicazione di Papa Francesco, la Congregazione per il Culto Divino passò a “Festa” la Memoria di Santa Maria Maddalena che Bergoglio aveva definito discepola “a servizio della Chiesa nascente”.
Questa folgorante definizione del Vescovo di Roma è dovuta a ciò che ci racconta il Vangelo. È lei che vede per prima Cristo, è lei che passando dalla tristezza delle lacrime alla gioia, viene chiamata per nome da Gesù e lo annuncia agli apostoli.
Il 2 aprile, che era il martedì dopo la Pasqua del 2013, Papa Francesco, proprio parlando di Maria Maddalena, nella Messa di Casa Santa Marta aveva detto “a volte, nella nostra vita gli occhiali per vedere Gesù sono le lacrime. Di fronte alla Maddalena che piange possiamo anche noi domandare al Signore la grazia delle lacrime. È una bella grazia … Piangere per tutto: per il bene, per i nostri peccati, per le grazie, per la gioia, anche. Il pianto ci prepara a vedere Gesù. E il Signore ci dia la grazia, a tutti noi, di poter dire con la nostra vita: Ho visto il Signore, non perché mi è apparso, ma perché l’ho visto dentro al cuore.”
Per un sacerdote con un’intensa attività pastorale non è facile empatizzare con il dolore di chi arriva in parrocchia. Funerali, matrimoni, battesimi, notizie di dolore, di disoccupazione, di tensioni, si susseguono senza sosta e giungono al cuore del sacerdote in modo tumultuoso, una dietro l’altra, costringendo ad un’alternanza emotiva che, a volte, spinge il prete a corazzarsi dietro un’apparente indifferenza. Gli occhi di Maria Maddalena, bagnati di lacrime perché trovano un sepolcro vuoto, possono diventare quelli di un sacerdote che, incontrato Cristo, non smettono più di guardarlo e lo annunciano per primi agli apostoli increduli