Blog / Scritti segnalati dal blog | 23 Febbraio 2020

Blog – La direttrice del laboratorio d’infettivologia dell’Ospedale Sacco di Milano: “è una follia scambiare un’infezione appena più seria dell’influenza per una pandemia letale”

“A me sembra una follia. Si è scambiata un’infezione appena più seria di un’influenza per una pandemia letale. Non è così”.
A scrivere queste parole, riprese da molti siti, sulla sua pagina Facebook è Maria Rita Gismondo, direttore responsabile di Macrobiologia Clinica, Virologia e Diagnostica Bioemergenze, del laboratorio dell’Ospedale Sacco di Milano (cioè la direttrice del laboratorio di infettivologia) uno dei luoghi in Italia dove vengono analizzati da giorni i campioni di possibili casi di coronavirus Covid-19.
Sforna dati su dati per tranquillizzare le persone. Poche ore fa ha scritto: “Leggete! Non è pandemia! Durante la scorsa settimana la mortalità per influenza è stata di 217 decessi al giorno! Mentre per Coronavirus è stato 1!!!”
È il dato che arriva da parte di tutti il personale del campo che ho consultato.
Lorenza Crippa, la pediatra di Gessate, Campiago e di altri paesi, nell’ audio qui sotto, dice delle parole molto serene. Le riassumo: il Coronavirus è un’influenza molto contagiosa, che ci faremo tutti, ma è solo quello, niente di più.
Questo non significa che le misure drastiche prese dalle autorità civili e religiose non siano giuste. È prudente pensare al peggio: come quando si progetta un ponte si pensa alle punte di carico.
La prima cosa da fare è obbedire alle medesime, come ho scritto. Se l’allarme è stato eccessivo saranno le stesse autorità a fare un passo indietro.
In ogni caso, poiché il virus è nuovo, nessuno di noi ha gli anticorpi e per questo è bene che, se possibile, la punta di questa epidemia influenzale sia il più possibile diluita nel tempo. Diciamolo per favore a chi ci sta accanto
Essere cristiani significa, in queste situazioni, stare nella verità ed essere equilibrati: certe giuste disposizioni dell’autorità, alle quali dobbiamo obbedire, servono per affrontare questa emergenza. Che però non è una pandemia ma solo un’influenza