Blog / Scritti segnalati dal blog | 11 Febbraio 2020

Pierluigi Mele – “La competizione tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini si sposterà sul Vaticano”. Intervista a Maria Antonietta Calabrò, su CONFINI

All’interno della destra italiana si sta sviluppando, in maniera ormai palese, una competizione, per l’egemonia politica e culturale, tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Una competizione che toccherà anche gli ambienti vaticani e quelli ultra conservatori statunitensi . Come si svilupperà? Ne parliamo con Maria Antonietta Calabrò, vaticanista, giornalista d’inchiesta all’Huffingtonpost .

Mariantonietta, nei giorni scorsi a Roma, al Plaza Hotel, si è svolto un convegno della “National conservative conference” (un Think tank internazionale ultra conservatore). Il titolo del convegno era emblematico: “Dio, onore, patria: il presidente Ronald Reagan, Papa Giovanni Paolo II e la libertà delle nazioni”. C’erano diversi leader ultra conservatori europei, da Orban alla Meloni. Dei rilevanti aspetti politici parliamo dopo. Soffermiamoci prima sul titolo della Conferenza. Non trovi strumentale utilizzare il nome di San Giovanni Paolo II per una operazione in evidente contrasto con Papa Francesco? In nome di che cosa si usa la figura di Giovanni Paolo II?

“Appena ho saputo dell’iniziativa mi venuto in mente un detto che mi è stato riferito più di quindici anni fa, poco dopo l’elezione di Benedetto XVI. “Il Papa che va bene è sempre il Papa morto”. Anche la Conferenza di Roma non sfugge a questo aforisma. Giovanni Paolo II venne vissuto ai suoi tempi come un pericoloso destabilizzatole dello status quo, tanto che gli spararono. Anche dopo la caduta del Muro di Berlino venne attaccato per le sue aperture, concretizzatesi nello spirito di Assisi, per non parlare della sua ferma opposizione alla guerra in Iraq, del suo anatema contro i mafiosi e della sua critica al capitalismo selvaggio che lo trasformarono anche lui in un …”comunista”.

Quindi, l’operazione non è strumentale solo in rapporto al magistero di Papa Francesco, ma lo è per la memoria stessa del Papa Polacco.

Del resto gli organizzatori , riguardo a Papa Francesco, hanno fatto un po’ male i loro conti. Visto che fu proprio Wojtyla a nominare cardinale Bergoglio. Secondo me il tentativo fatto a Roma, di brevissimo respiro, ha a che fare con la necessità di tentare di trovare una nuova “sponda” in una figura che è stata Papa, visto che il riferimento che questa destra ha fatto negli ultimi anni al Papa emerito, Ratzinger, ha perso, strada facendo, molto del suo appeal”.

E cioè?

“Il riferimento ad un essere cristiani “ et si Deus non daretur,” anche se Dio non esistesse, ha fatto il suo tempo . Il fatto è che lo stesso Ratzinger ne ha preso pubblicamente le distanze, già molti, molti anni fa. Lo stesso risulta nei documenti preparatori della sua Enciclica “Caritas in veritate” (2009), che ho pubblicato pochi mesi fa sull’Huffingtonpost. La formula degli atei devoti è sopravvissuta a lungo, ma solo sui media”.

Sappiamo benissimo che Gíovanni Paolo II era un anticomunista tenace, ma non era un uomo di destra. Le sue encicliche sociali parlano chiaro. E poi era un grande europeista.Lo stesso Reagan non era come Trump. Insomma se l’intento era di dare un’ anima agli ultra conservatori mi sembra che sia venuta fuori solo una “furbata ” per interessi politici… È così?

“Si, ma bisogna intendersi su cosa si vuole dire con la parola politica. Mi sembra che si tratti di un tentativo di fornire un apparato ideologico-valoriale a movimenti, personaggi e anche partiti politici chenon hanno sufficienti radici ideali. E’ il dramma di questa galassia di destra millennials: che va dallo scrittore conservatore Rod Dreher al cattolico austriaco che ha buttato nel Tevere la statuetta lignea della Pachamana”.

Al Convegno ha partecipato Giorgia Meloni. La stessa Meloni ha partecipato, a Washington, al “National prayer breakfast”. Ci puoi spiegare perché questo evento è così importante per gli ambienti USA e perché questa apertura di credito nei confronti di Giorgia Meloni? Agli occhi degli USA perché è più affidabile rispetto a Salvini?

“Io penso che la Meloni stia cercando un rapporto Oltreoceano, che con il suo partito non c’è mai stato. Alla fine non ha avuto l’opportunità di nemmeno una foto con Trump. Ha potuto salutare il Segretario di Stato Mike Pompeo. Salvini ebbe un incontro nel giugno dello scorso anno con Pompeo, al dipartimento di Stato , ma era vicepresidente del Consiglio e Ministro dell’Interno, e non andò affatto bene. Dopo due mesi la Lega e’ uscita dal governo. Ed è arrivato “Giuseppì” (Conte).

L’evento del National parer breakfast risale al diciottesimo secolo, e ha avuto una nuova forma in base ad una legge del 1951. E’ un evento cui per legge deve partecipare il Presidente degli Stati uniti in carica, per sollecitare il popolo americano a ricorrere alla preghiera. Da noi sarebbe impensabile. Invece il legame tra la vita civile della nazione americana e il rapporto con Dio è profondo: sulla moneta è inciso il motto “in god we trust”, il giorno del suo insediamento, il Presidente giura sulla Bibbia, non sulla Costituzione”.

Matteo Salvini, nei mesi scorsi, aveva ricevuto la “benedizione” del Cardinale Ruini, ex potentissimo presidente della CEI. Che tipo di conseguenze ha avuto la benedizione ruiniana? E come si sta muovendo Salvini nel mondo cattolico italiano?

“Lo schema riuniamo non è storicamente più riproponibile. Assolutamente. Magari Salvini stravince le prossime elezioni, quando si tornerà a votare. Ma se ciò avverrà ,le avrebbe stravinte comunque. Voglio dire che le potrebbe stravincere, non perché incamera i voti cattolici, ma proprio perché l’Italia non è più ormai un paese cattolico”.

Opus Dei e Comunione e liberazione: come guardano a questi movimenti all’interno della destra italiana?

“Non guardano, secondo me. Francamente. Con tutti i loro limiti, si tratta di due strutture pienamente ecclesiali e quindi in comunione con il Papa, che è uno solo e che è Francesco”.

E la CEI come reagisce a queste manovre?

“L’ha ben detto il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della CEI , chi non perde occasione di attaccare il Papa, chi pensa che la barca di Pietro sia troppo stretta, se ne faccia una ragione e vada da qualche altra parte”.

Per concludere pensi che, nei prossimi mesi, si svilupperà maggiormente la “gara” tra Salvini e Meloni per conquistare il voto cattolico?

“Ribadisco, che oggi come oggi, a livello di opinione pubblica diffusa, non esiste più un sentimento cattolico della popolazione. Ma penso che la Meloni porterà la competizione con Salvini anche per rapporto alla Chiesa ed in particolare al Vaticano. Saprà essere più sottile e rassicurante. E’ una donna: è più duttile, meno grezza. Anche perché baciare rosari e farsi i selfie a Medjugorie, alla fine, non aggiunge molto. Se non la volontà di accaparrarsi per la propria politica delle pratiche religiose, ma poi trasforma questo in folclore e lascia il tempo che trova. Pochi giorni fa è stata pubblicata una bellissima copertina del Tablet in cui si vede Papa Francesco contendere lo stivale della penisola italiana a Salvini. Per il momento, forse, ci è riuscito”.

Tratto da Confini