Articoli / Blog | 04 Febbraio 2020

Blog – Perché questa sera guarderemo tutti Sanremo (tranne gli snob)

In Quo Vado Checco Zalone sente il richiamo dell’Italia, e il Film svolta perché Sanremo è incomparabilmente più affascinante dell’aurora boreale.
Mentre Luca Medici (Checco) sta spiegando a uno dei figli della sua compagna l’evoluzione della nana bianca, dal palco di Sanremo 2015 fanno irruzione Al Bano e Romina Power che, così sembra, “sono tornati insieme”.
Ai presenti, che non si capacitano di quanto stia accadendo, il Grande Checco chiede: “sapete cosa significa questo per il mio paese? No? Siete così aridi?”.
Questa scena racconta in maniera magistrale cosa accadrà tra poche ora nel cuore di tutti gli italiani, tranne che degli snob.
Sanremo, assieme ai mondiali di calcio (quando la nostra nazionale approda alle fasi finali), è uno dei pochi momenti in cui l’Italia è davvero una patria, una comunità, un Paese che fa famiglia. E questa non è una battuta ma una cosa terribilmente seria.
Da quando c’era Pippo Baudo – se non sapete chi è, sfogliate la Genesi – Sanremo lo guardiamo tutti: alcuni perché adorano Pippo Baudo altri perché lo odiano; così come lo guardiamo per i vestiti delle presentatrici, per le canzoni, per sapere chi vince e chi perde. E sempre per lo stesso motivo: perché lo amiamo o perché lo odiamo. Ed è lo stesso procedimento per cui parliamo, bene o male, de nostri genitori, dei nostri figli, o della nostra ex-moglie.
Con 65 milioni di euro Quo Vado, a pochi euro dal recod assoluto di Avatar, è stato il film italiano con il miglior incasso di sempre e il suo punto di svolta è Sanremo 2015, quando, appunto, Al Bano e Romina Power irrompono nella gelida notte del nord europa di Bergen (Norvegia).
Il Festival della Canzone italiana è il festival dell’Italia perché l’Italia è una canzone, e tutti noi, se non siamo degli snob, capiamo che questa è una canzone ma non è una canzonetta. E questa è una cosa bella, una di quelle cose belle che ha lo stesso sapore di casa nostra.
Solo gli snob, ovvero gli s-nob, i “non nobili”, quelli che credono di essere nobili perché non sono come gli altri, non lo capiscono. Ma noi, per una sera, li lasciamo soli. A cercare di capire il meraviglioso mistero italiano. Quello per cui l’Italia è il paese più bello del mondo nonostante gli italiani ne parlino male.