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Blog / Una donna nel Vangelo | 09 Gennaio 2020

Venerdì 10 gennaio – La contemplazione più bella

Commento al Vangelo (Lc 4,14-22a) del 10 gennaio 2020, feria propria, di Mauro Leonardi. Chiunque può mandare i suoi brevi commenti, audio o scritti, a [email protected]

In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode. Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto: «Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi e proclamare l’anno di grazia del Signore».

Gesù torna a casa sua, tra i suoi, e fa le cose secondo suo solito, cioè con la potenza dello Spirito.
E questa volta la solita vita del figlio di Giuseppe si rivela così bella, così da meravigliare, da non potergli staccare gli occhi, da doverne fare grandi lodi.
Questa è la più bella contemplazione.
Ma questa contemplazione non è quella che piace agli uomini.
Che vogliono che il figlio di Giuseppe torni ad essere uno che non fa meravigliare.
E sennó meglio se muore.