METRO – Cosa è importante lasciare a un figlio
Non è raro incontrare genitori che si lamentano di aver scoperto che il figlio “non è venuto bene”. Con tutto quello che ho fatto per lui/lei – dicono -, con tutti gli insegnamenti che gli/le abbiamo dato, ecco che cosa è avvenuto: l’esatto contrario! Se questo “esatto contrario” riguarda qualcosa di assolutamente lecito e opinabile, come fare un lavoro diverso da quello che ci si aspettava, andare a vivere altrove o innamorarsi di una persona diversa da quella che i genitori avrebbero voluto, papà e mamma devono semplicemente imparare ad amare la libertà di cui ciascuno di noi è dotato, che è il dono più prezioso che Dio ha fatto all’uomo. Altre volte però le scelte dei figli possono essere oggettivamente riprovevoli, come, per esempio, quando compiono azioni che li portano in carcere. Ricordando sempre che “educare” non è “addestrare” e che un figlio non è una pietanza “che viene bene o male”, è lecito chiedersi quale sia “il lascito” più importante che un genitore deve donare al proprio figlio. Sono convinto che il testimone che da passare sul serio non è quello dei valori individuali ma di quelli relazionali. Posso essere integerrimo ma se non ho amato chi dovevo, se non ho mai perdonato, tutti i valori contenuti nella mia vita, ai figli non arrivano. Rimango un lampione che emana una luce fredda, che non riscalda. E dalla quale prima o poi ci si allontana.
Tratto da METRO