Articoli / Blog | 03 Agosto 2019

MIO Anno IV n. 31/ DON MAURO LEONARDI PARLA CON I LETTORI – Le sfide dell’esame di stato

Mauro Leonardi (Como, 1959) è stato ordinato sacerdote dal 29 maggio 1988. Vive a Roma presso l’Elis centro di formazione per la gioventù lavoratrice accanto alla parrocchia di san Giovanni Battista in Collatino. È cappellano del Liceo dell’Accoglienza Safi Elis. Da anni pubblica racconti, articoli, saggi e romanzi. Scrive su diverse riviste e quotidiani. Il suo blog è Come Gesù


Caro don Mauro,

sui giornali si legge che la situazione degli studenti italiani è disastrosa. Sanno poco e male. Hanno gravi problemi in italiano, matematica e inglese. Però lo Stato investe sempre meno in formazione e i docenti sono tra i peggio pagati e meno considerati. Come risolvere il problema? (Paola, Vigevano)

Cara Paola, effettivamente gli esami Invalsi del 2019 hanno dato un quadro delle competenze dei nostri ragazzi veramente sconsolante. Io non sono un esperto ma direi che sarebbe il caso di lavorare per concentrarsi sui contenuti più che disperdersi in mille progetti. I ragazzi di oggi ricevono tantissime e continue sollecitazioni e non mi sembra proprio che sia il caso di aumentarle ancora. Quanto dici a livello dei docenti, poi, è verissimo e io concordo con la tua proposta che vengano meglio pagati. Ne conosco direttamente diversi e lavorano tutti tantissimo: molto di più delle ore trascorse a scuole. Alcuni di loro, quando arriva l’epoca della correzione dei compiti in classe, spariscono dalla vita sociale, e me li ritrovo dopo qualche giorno veramente nervosi e avviliti. Poi, come dappertutto, ci sono anche quelli che fanno i furbi ma, per la mia esperienza, sono davvero solo un’eccezione. Io credo che se si promuovessero i docenti, i dirigenti e, in generale, tutto il personale della scuola, non solo innalzando i salari ma dando loro anche credito sociale, penso che si potrebbe più facilmente pretendere da loro qualità e formazione. Quello degli insegnanti è un lavoro faticoso ma è un investimento di lungo periodo irrinunciabile per l’Italia.