Articoli / Blog | 01 Giugno 2019

MIO Anno IV n. 22/ DON MAURO LEONARDI PARLA CON I LETTORI – Il bene può essere ovunque

Mauro Leonardi (Como, 1959) è stato ordinato sacerdote dal 29 maggio 1988. Vive a Roma presso l’Elis centro di formazione per la gioventù lavoratrice accanto alla parrocchia di san Giovanni Battista in Collatino. È cappellano del Liceo dell’Accoglienza Safi Elis. Da anni pubblica racconti, articoli, saggi e romanzi. Scrive su diverse riviste e quotidiani. Il suo blog è Come Gesù


Caro don Mauro,
siamo tutti felici che Noemi stia meglio e che l’altro giorno abbia potuto festeggiare i suoi quattro anni con i parenti più intimi. Questa bambina è diventata per tutti noi il simbolo della società civile che lotta contro i metodi mafiosi, contro la violenza e la protervia. Il ferimento di questa bimba di quattro anni ha mobilitato le coscienze ma io ho paura che tutto questo cadrà nel silenzio: temo che quando sarà tutto risolto ci dimenticheremo di indignarci e di lottare (Vanessa, Caserta)

Cara Vanessa,
la vicenda di Noemi ci insegna ad avere sempre speranza. Anche quando il male colpisce, spesso le sue azioni sono altrettanti boomerang che mobilitano le coscienze e promuovono la sensibilità della società civile. Non solo: ci fa vedere che il bene viene anche da dove non ce lo aspettiamo. Sono sicuro, per esempio, che anche tu sarai rimasta colpita da Antonio Piccirillo, il figlio del camorrista Rosario Piccirillo che ha trovato la forza di gridare a tutti: “amo mio padre ma non lo stimo e mi dissocio dal suo stile di vita”. Di certo tante altre persone, anche senza dirlo pubblicamente, hanno preso interiormente le distanze dai metodi della malavita organizzata capendo che chi agisce in quel modo non solo non ha nessun onore, ma neppure è davvero un uomo. Rallegriamoci intanto che Noemi stia sempre meglio e che smetta di vivere sotto i riflettori. Auguriamole di tornare alla normalità. Una vita quotidiana vissuta semplicemente, nella quale ci si sforza di essere onesti e rispettosi, è il miglior schiaffo alla violenza e alla cultura della morte.