Articoli / Blog | 02 Maggio 2019

MIO Anno IV n. 18/ DON MAURO LEONARDI PARLA CON I LETTORI – Elevarsi spiritualmente e materialmente

Mauro Leonardi (Como, 1959) è stato ordinato sacerdote dal 29 maggio 1988. Vive a Roma presso l’Elis centro di formazione per la gioventù lavoratrice accanto alla parrocchia di san Giovanni Battista in Collatino. È cappellano del Liceo dell’Accoglienza Safi Elis. Da anni pubblica racconti, articoli, saggi e romanzi. Scrive su diverse riviste e quotidiani. Il suo blog è Come Gesù


Caro don Mauro,
sono un’appassionata delle trasmissioni di cucina: le vedo spesso alla tv, e cerco di copiare ricette e presentazioni dei piatti. Anche per la Pasqua ho “rubato” qui e lì ricette nuove e divertenti per accontentare amici e parenti e festeggiare in famiglia. Mi chiedo, però, come mai queste trasmissioni si stiano moltiplicando e perché abbiano tanto successo. (Dora, Parma)

Cara Dora, 
la tua passione per la cucina è bellissima ed io penso che di fronte ad un successo di un determinato format, non bisogna mai banalizzare, ma pensare come questo possa rispondere ad un bisogno profondo dell’essere umano: in questo caso, creare piatti buoni, presentarli in modo accattivante ed esteticamente piacevole risponde alla necessità dell’uomo di lavorare non solo per sopravvivere ma anche per fare qualcosa di bello. Noi credenti diremmo che così l’uomo collabora, con la sua attività, all’azione creatrice di Dio. Ciò si evidenzia in massimo grado quando una coppia decide di generare un figlio, ma anche in tutte quelle attività creative e d’ingegno nelle quali l’uomo si impegna per elevarsi spiritualmente e materialmente. Son convinto che oggi quelle trasmissioni, con i loro chef, siano tra quelle che più incidono nella formazione culturale del nostro paese. Penso a tutta la dimensione del darsi del tempo, del prendersi cura l’uno dell’altro, oppure anche semplicemente del fare le cose bene. Queste trasmissioni spesso aiutano a trattare le bene le persone che entrano in casa tua. Insegnano a farle accomodare, a servire un cibo che sia altrettanto comodo e conviviale.