Alessandra Bialetti / Blog | 15 Aprile 2019

Le Lettere di Alessadra Bialetti – Il Papa bacia i piedi ai leader del Sud Sudan, sui social si scatena la protesta

Leggo questo articolo e rifletto su una chiesa che si inchina anche attraverso un pastore non più giovane. Una chiesa che non ama il bacio dell’anello perché il suo pastore è pari tra le sue pecore. Abbiamo bisogno di gesti forti. Di un pastore che accorcia le distanze e si piega a celebrare il valore di un uomo per ciò che è riconoscendo la sua dignità. Un pastore comunque scomodo che fa infuriare la parte conservatrice di una Chiesa che tenta di servire in umiltà. Nasce la polemica perché un papa non può inginocchiarsi ai piedi di mussulmani screditando la religione cattolica e non può tirare indietro la mano dal bacio del suo anello. Infastidisce un papa che non agisce il potere. Un papa che denuncia il clericalismo. Un papa che ha bisogno di una mano per rialzarsi da terra dove ha incontrato l’umiltà dell’altro. Un papa che preferisce la stretta di mano alla deferenza. Ho incontrato Francesco a Santa Marta. Umile seduto accanto a me dopo la messa raccolto in preghiera. Uomo tra i suoi fedeli. Senza ruoli. Non mi sono chinata a baciargli la mano. Ho ricevuto la sua e il suo sguardo. Ed era tutto lì. Gli ho chiesto di continuare a costruire una chiesa aperta e inclusiva. Mi piace questa chiesa scomoda. E il suo pastore quando è scomodo.