Articoli / Blog / Rebibbia | 07 Febbraio 2019

MIO Anno IV n. 6/ DON MAURO LEONARDI PARLA CON I LETTORI – Non possiamo che fidarci della giustizia

Mauro Leonardi (Como, 1959) è stato ordinato sacerdote dal 29 maggio 1988. Vive a Roma presso l’Elis centro di formazione per la gioventù lavoratrice accanto alla parrocchia di san Giovanni Battista in Collatino. È cappellano del Liceo dell’Accoglienza Safi Elis. Da anni pubblica racconti, articoli, saggi e romanzi. Scrive su diverse riviste e quotidiani. Il suo blog è Come Gesù


 

Caro don Mauro,
sono schifata per la sentenza riguardo all’omicidio di Marco Vannini. La nostra giustizia è vergognosa, Marco è stato ucciso la seconda volta. Anche io ho dei figli , se fossi al posto dei suoi genitori, impazzirei. Per di più il giudice ha fatto uscire dall’aula la madre scortata dai carabinieri. Se potessi andrei a vivere all’estero. Di certo, straccerò la mia tessera elettorale perché in questi anni li ho votati tutti ma le cose non cambiano. A questo punto capisco quelli che si comprano un’arma e si fanno giustizia da soli tanto non succede mai niente. Al massimo ti condannano a qualche anno e di carcere vero non fai nemmeno un giorno. E pure voi preti, che state sempre a giustificare tutti insieme al Papa, non vi vergognate? (Sabina, Cagliari)

Cara Sabina,
capisco il tuo sdegno ma non sono d’accordo con te. Non conosco i particolare del processo e proprio per questo non posso che fidarmi della giustizia. Io credo che in Italia sia urgente ridare dignità a tutte le professioni e in particolare ad alcune che sono state particolarmente denigrate ultimamente. Sto pensando agli insegnanti, ai medici, ai politici e ai giudici. Sì, anche ai giudici. Fai malissimo a buttare via la tua tessera elettorale perché se ritieni che i giudici si siano comportati male devi fare in modo che le leggi cambiano e, nella nostra democrazia parlamentare, l’unico metodo è quello di votare. Aggiungo poi che, da quando sono prete a Rebibbia, verifico che quanto dici delle carceri non è vero. La pena in Italia è certa, dura e lunga. E ti assicuro che in cella si sta davvero male.