Alessandra Bialetti / Blog | 15 Ottobre 2018

Le Lettere di Alessandra Bialetti – Domenica 14 ottobre per essere vicini ad Alice

Alessandra Bialetti segnala al blog l’iniziativa del carcere di Rebibbia, introducendola così:

Carcere di Rebibbia. Luogo di sofferenza, silenzio, solitudine. Dove il pasto è un momento diverso dal solito in cui forse dimenticare per un attimo il percorso complesso e delicato di ciascuno. Dove il cibo diventa occasione di scambio, di “leggerezza”, di riempire lo stomaco non solo di cose materiali ma anche di parole e scherzi. Oggi i detenuti rinunciano a quel momento per condividere un dolore più grande di loro. Comprensibile o meno comprensibile lo condividono. Si stringono accanto ad Alice e ai suoi due figli. Fanno della mancanza del pasto un momento di unità e riflessione. Proprio oggi in cui al giovane ricco viene chiesto di lasciare tutto, ma senz’altro non solo le ricchezze materiali, Rebibbia lascia una cosa importante: il giudizio interno verso un gesto incomprensibile, il pregiudizio di essere dalla parte del giusto e che “a noi certe cose non capiteranno mai”. Forse queste no, ma tante altre verso le quali sostituire il giudizio con la misericordia e la vicinanza si.