La Croce – Don Leonardi e la pedofilia “nel catechismo”
Nell’edizione del quotidiano La Croce di oggi, un’intervista di Bruno Volpe sulla petizione per inserire la parola Pedofilia nel Catechismo.
Una petizione rivolta al Papa per inserire la pedofilia nel Catechismo della Chiesa cattolica. È l’ iniziativa, quanto mai forte e decisa, di don Mauro Leonardi, sacerdote della Opus Dei. La petizione, è anche visibile sul sito di don Mauro e in pochi giorni ha riscosso un buon successo. Lo abbiamo intervistato.
Don Mauro, qual è il motivo di questa petizione?
“Leggendo e rileggendo il Catechismo della Chiesa cattolica, quello ultimo, ho notato con un certo sconcerto, che manca proprio la pedofilia tra i peccati contro il sesto comandamento”.
Per quale motivo?
“Sinceramente non me lo so spiegare. Ci sono indicate varie condotte, tuttavia manca la pedofilia che è una piaga enorme ed una vera emergenza. La ragione, probabilmente, è che quando hanno redatto il Catechismo a quel tempo si pensava che i ragazzi si scandalizzassero ad udire la parola pedofilia. I tempi sono cambiati e dobbiamo prenderne atto”.
Perché ha scelto di rivolgere la sua petizione al Papa?
“Per un motivo abbastanza semplice. Intanto non so quale strumento vorrà adottare il Papa e se vorrà tenere presente la mia petizione, mi auguro di sì. La pedofilia è stata presa di petto con energia nella Chiesa da Benedetto XVI e penso alle sue limpide azioni con alcuni Legionari di Cristo. Successivamente Papa Francesco ha seguito, con la medesima energia e rigore, la stessa linea di Papa Ratzinger. Mi sono rivolto al Santo Padre, dunque, percheé so con quale attenzione, quale cura, quale abnegazione segue e persegue il problema della pedofilia, che è molto serio”.
Che reazioni ha riscosso nel mondo cattolico, almeno per ora, la petizione?
“Diciamo che occorre maggior lancio informativo. Tuttavia, con una certa meraviglia, ho constatato che, almeno per ora, l’ interesse è stato maggiore nel mondo strettamente laico rispetto a quello cattolico, magari la tendenza si invertirà dopo”.
Gusto dunque parlarne…
“Certo. È arrivato il momento di chiamare le cose col loro nome. Nel Catechismo oggi ci sono tutti i possibili peccati contro la castità, però manca la pedofilia che è orribile e lascia delle conseguenze devastanti”.
Che strumento potrebbe usare il Papa, magari girare la petizione alla Congre- gazione per la Dottrina della Fede?
“Lo strumento, ovviamente se vorrà dedicare l’ attenzione alla petizione, lo sceglierà lui. La mia considerazione è che nessuno si immaginava che la pedofilia non fosse inserita nel Catechismo. Penso che sia arrivato il momento di aggiungerla”.