Blog / Valentina Grimaldi | 06 Aprile 2018

La Dott.ssa Grimaldi risponde – Che cos’è l’ortoressia?

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Buongiorno dottoressa, mi chiamo Alessia e sono madre di 2 ragazzi, un maschio e una femmina di 10 e 12 anni. Spesso mi capita di leggere di adolescenti vittime di disturbi alimentari come anoressia e bulimia, ma recentemente ho sentito parlare anche di ortoressia come un altro possibile disturbo che non interessa solo gli adolescenti. Vorrei saperne di più. Grazie. (Alessia da Genova)

Cara Alessia,
l’Ortoressia (ortho = giusto, oreksis = appetito), così come la bulimia e l’anoressia, è un disturbo alimentare proprio degli adulti, caratterizzato dalla ricerca ossessiva di cibi sani. La persona che ne soffre focalizza la sua attenzione non tanto sulla quantità del cibo, ma sulla qualità, mettendo in atto un controllo esagerato sulla provenienza, composizione e preparazione degli alimenti che mangia. Per tale motivo evita ossessivamente di assumere tutti i cibi che non può controllare. È presente una persistente preoccupazione di dover mantenere questo regime alimentare autoimposto per migliorare la propria salute e, per tale motivo, l’individuo affetto cerca di evitare tutte quelle situazioni sociali che possano esporlo al non controllo del cibo.
Anche la Vigoressia Bigoressia (in inglese: muscle dysmorphia o bigorexia, da cui l’italianizzazione “bigoressia”) rientra nei disturbi evitanti e restrittivi dell’alimentazione. Nella Vigoressia, il soggetto, nella quasi totalità maschi, punta all’assunzione di una perfetta (secondo i suoi canoni!) forma fisica, mediante un’alimentazione iper-proteica ferrea ed un esercizio fisico maniacale tale da sviluppare una dipendenza fisica dalla palestra e dagli allenamenti. L’obiettivo è ottenere una muscolatura imponente e vigorosa (quanto innaturale) eliminando completamente il grasso corporeo ed esibendo un fisico con muscoli delineati e visibili da ultra culturista.
È frequente che sia gli ortoressici che i vigoressici mostrino una palese intolleranza verso coloro che hanno un atteggiamento diverso dal proprio nei confronti del cibo e della cura del corpo, vivendo il loro stato come una fede religiosa.

Valentina Grimaldi è nata nel 1964, laureata in medicina e chirurgia nel 1989 all’Università Cattolica del Sacro Cuore a Roma e specializzata nello stesso Ateneo in Pediatria nel 1993. Autrice di diverse pubblicazioni scientifiche e relatrice in convegni nazionali ed internazionali; ha conseguito un master di II livello in Allergologia pediatrica. Dopo l’esperienza ospedaliera e di ricerca presso il Policlinico Gemelli di Roma, esercita a Roma la professione di pediatra di famiglia dal 1996. Da sempre attenta alle problematiche psicoeducazionali e della genitorialità si è specializzata in Psicoterapia Infantile per meglio soddisfare i bisogni di salute dei bambini e delle loro famiglie. Questa rubrica non vuole sostituirsi al medico curante né alimentare il fai da te, al contrario vuole indurre il lettore a riflettere su alcune tematiche comuni ai bambini ed alle famiglie per poi affrontarle nelle giuste sedi con il pediatra di fiducia o lo psicoterapeuta