Blog / In tre mesi | 16 Novembre 2017

16 novembre – Lontano ma non distante

Ho parlato con Stella. Le ho detto: l’altro giorno mi sono accorta che avevo incontrato da anni l’uomo fatto per me. Non è una cosa di pelle, di affinità, di robe del genere. È che siamo usciti fuori così dalle mani di Dio. Una sola cosa in due persone. Stella mi ha detto: Paci, se le cose con Renè non vanno, vale la pena stare distanti: prenditi Marta e mettiti in pausa con lui, con René. Non so, Stella, ho sempre pensato che non si salva una persona lasciandola sola. Sai Stella, le ho detto, quando si lascia una moglie dicendole che non le vuoi fare del male, che vuoi salvarla e per questo la lasci, io, a quel marito, gli direi che è una sciocchezza. Se la lasci sola, se rimane sola, che amore è? Che salvezza è? L’amore fa soffrire ma non lascia. Non mette distanza. No, no, Stella. Stare distanti non è mai una cosa d’amore. Se ci si ama si può stare lontani ma mai distanti. È vero, René io non lo amo: ma è mio marito. Sto lontano ma non distante. Lo so Stella che forse è un discorso che non si regge: ma adesso è il discorso mio. Un altro sarebbe una bugia. 
Paci è sposata con René, un uomo che la trascura. Ha una bimba che si chiama Marta e un’amica che si chiama Stella. Si mantiene facendo pulizie

Tratto da Avvenire

“In tre mesi” è il nome della rubrica di prima pagina che Avvenire mi ha affidato per i mesi di ottobre, novembre e dicembre del 2017. I brani che verranno pubblicati ogni giorno, per appunto “In tre mesi”, sono tratti da Il diario di Paci, l’esercizio poetico dal quale poi è nato il romanzo Una giornata di Susanna, Cooper. Il brano originario del pezzo pubblicato oggi si può trovare qui.