Blog / In tre mesi | 05 Novembre 2017

5 novembre – Quando Dio ama

“Dio ama per amare.” Sono in fondo alla chiesa e mi arrivano queste parole. Stanno pregando a voce alta tutti insieme, ai primi banchi. Oggi ho fatto tardi. Avevano già iniziato. Non sento molto ma mi sono arrivate queste parole. Quanto è grande, Gesù mio, l’amore? Mi sembra a volte di capirlo, ma poi no, scopro che è sempre di più, più grande, più bello. “Amo perché amo”. Ma quanto è bello questo pensiero, quanto è bello. “Amo per amare”. Ma quanto è vero questo pensiero, quanto è vero. Tra noi, René, manca l’amore. È vero. E quel poco che c’è è per indicare una via di uscita, per trovare una soluzione. Per passare la notte. Per non litigare. È amore per non odiare. È amore per andare avanti. Non è poco e non lo disprezzo. Ma l’amore è per amare. E basta. Perché mi ami quel poco che mi ami? Per poter restare a casa? Per poter tornare la sera? Per poter dare a Marta quello che le avevi promesso? E invece Dio ama per abbuffarsi di me, per riempirsi di me. Per essere amato da me. Dio senza di me è senza aria. Vuoto, affamato, senza me. Da me non vuole niente: vuole solo me. E tu René? Ma tu, René, non sei Dio. Già.
Paci è sposata con René, un uomo che la trascura. Ha una bimba che si chiama Marta e un’amica che si chiama Stella. Si mantiene facendo pulizie

Tratto da Avvenire

“In tre mesi” è il nome della rubrica di prima pagina che Avvenire mi ha affidato per i mesi di ottobre, novembre e dicembre del 2017. I brani che verranno pubblicati ogni giorno, per appunto “In tre mesi”, sono tratti da Il diario di Paci, l’esercizio poetico dal quale poi è nato il romanzo Una giornata di Susanna, Cooper. Il brano originario del pezzo pubblicato oggi si può trovare qui.