Blog / Renato Pierri | 01 Settembre 2017

Le Lettere di Renato Pierri – La fortuna di morire nel giorno della Divina Misericordia

Lettera sul blog “Come Gesù”:
“Festa della Divina Misericordia – Chi in quel giorno si accosterà alla Sorgente della Vita otterrà la remissione completa delle colpe e delle pene.
Vorrei capire questa cosa, cosa accade concretamente in questo giorno? Può farmi degli esempi pratici per capire? Se ho ben capito, si diventa candidi ed è come se nascessi in quel momento senza nessuna macchia sull’anima, insomma: puro. E se ho sempre ben capito se morissi in quel giorno andrei in paradiso direttamente senza passare per il purgatorio. Ho ben capito?”
Una riga della risposta di don Mauro Leonardi: “E’ proprio come dici. Ed è commovente che questo succeda grazie ad una donna che ha molto sofferto in vita sua…

Chiacchiere in purgatorio
L’anima di Berenice: “Amiche mie, guardate che qui in purgatorio non si fanno pettegolezzi, non vorrete mica che ci allunghino la pena?”
L’anima di Mirta: “Hai ragione, Berenice, hai ragione, ma certe cose proprio non mi vanno giù”
L’anima di Dorotea: “Sono d’accordo con Mirta, Berenice cara, te la ricordi Cloe, quella che nella vita ne ha combinate di cotte e di crude?
L’anima di Berenice: “Sì che me la ricordo, non era certo un’anima candida”
L’anima di Mirta: “Bene, lo sai che dopo morta la Cloe è filata dritta dritta in paradiso?”
L’anima di Alma: “Calma, anime belle. Una ragione c’è, mi sono informata: Cloe è morta poco tempo dopo aver fatto la comunione nel giorno della festa della Divina Misericordia. Per questo le sono state annullate tutte le pene”
L’anima di Mirta: “Beh, ha avuto un bel… scusate, scusate, ogni tanto dimentico dove siamo, volevo dire una bella fortuna”
L’anima di Celeste: “Perdonatemi se intervengo nella vostra conversazione, m’interessa. Guardate che anch’io nel giorno della festa della Divina Misericordia mi sono confessata e ho fatto la comunione, ed eccomi qua assieme a voi a scontare la mia pena”
L’anima di Alma: “Magari avrai fatto qualche brutto peccato in seguito”
L’anima di Celeste: “Ma che dici amica mia? Non ne avrei avuto il tempo, m’investì una macchina appena misi piede fuori della chiesa. Un maledetto ubriaco al volante. Morta sul colpo.”
L’anima di Alma: “Significa allora che non ti attenesti scrupolosamente alle regole, magari non avrai pregato il Credo e il Padre Nostro, non avrai pregato una pia invocazione in onore della Divina Misericordia. Dicesti, per esempio: «Gesù, confido in te!»?”
L’anima di Berenice: “O magari, prima di spirare avrai maledetto l’ubriaco che ti ha investito. Eppure ti stava facendo un favore: ti mandava dritta in paradiso”
L’anima di Mirta: “Io ignoravo questa faccenda delle indulgenze, altrimenti ci avrei provato. Insomma, per filare dritti in paradiso, per noi poveri peccatori, è anche questione di… scusate, scusate, ci stavo ricascando, questione di fortuna. Un po’ come vincere un terno al lotto”.
L’anima di Alma: “Beh, non esagerare, però, sì, una bella dose di fortuna ci vuole. Bisogna esser cattolici, ben informati sulle indulgenze, pentitissimi, nessun affetto per il peccato anche veniale… “.
Carmelo Dini

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