Articoli / Renato Pierri | 08 Novembre 2016

Lettere di Renato Pierri – Il concetto “primitivo”, puerile, che ancora oggi molti cristiani hanno di Dio

«Dal punto di vista dell’antropologia della religione, la differenza più significativa tra le religioni della ‘grande tradizione’ e quelle della ‘piccola tradizione’ attiene alle concezioni escatologiche. Le prime, siano esse monoteistiche come il giudaismo, il cristianesimo e l’islamismo, oppure politeistiche come l’induismo e il buddhismo, hanno in comune una visione escatologica in cui il destino del fedele dopo la morte… dipende dalla condotta tenuta in vita. Questa idea sembra universalmente assente nelle cosiddette religioni primitive dove… predomina la credenza che le ricompense e le punizioni per la buona e la cattiva condotta siano sperimentate in questa vita anziché essere rimandate all’aldilà. Tuttavia questa distinzione tra visioni escatologiche, per quanto rilevante sul piano teorico, sul piano pratico tende a scomparire nell’ambito delle credenze e delle pratiche religiose delle masse – ossia in quella che di solito viene chiamata ‘religione popolare’» (Religioni primitive – Enciclopedia delle Scienze Sociali – Treccani). Del fatto che la distinzione tende a scomparire ce ne siamo ben accorti appena ieri, quando padre Giovanni Cavalcoli dai microfoni di Radio Maria ha candidamente affermato che i terremoti in Italia sarebbero causati da castigo divino per i peccati commessi dall’uomo, tra i quali segnatamente le unioni civili. Assoluta mancanza di riguardo verso le vittime innocenti del terremoto, e verso Dio. Si pensi ad un uomo che per punire il figlio che si è macchiato di una colpa, gli uccide i figli. Sarebbe guardato come un mostro. Eppure, a un dipresso, questo è il concetto “primitivo”, puerile, che ancora oggi molti cristiani hanno di Dio. Concetto anche ridicolo, giacché non si vede perché Dio non punirebbe i colpevoli anziché infierire sugli innocenti. Ridicolo, se si pensa ai peccati per le atrocità commesse dagli uomini in tutto il mondo, e al “peccato” delle unioni civili. Queste credenze “primitive”, infantili, sono più diffuse di quanto s’immagini tra i cattolici. Basta uno sguardo su Internet. Sul blog “Come Gesù” alcune religiosissime (si fa per dire) signore se la sono presa col titolare, don Mauro Leonardi, il quale, ancor prima che lo facesse il Vaticano, su L’Huffington Post aveva biasimato i discorsi diffusi da Radio Maria. Così va il mondo. Per fortuna non il cielo.

Renato Pierri

 

Milocca

Milena Libera;

Il Corriere Nazionale

; Il Pasquino