Articoli / Blog | 03 Novembre 2016

MIO n.43/Un prete per chiacchierare – L’invidia non ha senso

Mauro Leonardi (Como 1959) è sacerdote dal 29 maggio 1988 e abita a Roma presso l’Elis centro di formazione per la gioventù lavoratrice sito accanto alla parrocchia di san Giovanni Battista in Collatino. È cappellano del Liceo dell’Accoglienza Safi Elis. Da anni pubblica racconti, articoli, saggi e romanzi. Scrive su internet su The Huffington Post e su ilsussidiario.net. Il suo blog si chiama Come Gesù. Il compenso per questo numero va ad uno studente che rischia di rimanere per 11 giorni senza soldi per mangiare
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Caro don Mauro,
cosa pensi degli attacchi di cui è stata bersaglio l’atleta paralimpica Bebe Vio sui social dopo aver partecipato alla cena offerta dal presidente degli Stati Uniti a una delegazione italiana?
Mirko, Chioggia (Venezia)

Buon giorno Mirko. Ho letto molto poco di questa vicenda e quel poco mi è bastato. Ho letto di critiche sul costo dell’abito di Bebe: un abito da sera di Dior la cui bellezza lei ha condiviso con molte foto. La questione era sul fatto che lo avessero pagato i contribuenti. Non so se ci sono state altre cattiverie. L’abito era in prestito ed è stato già restituito. Le grandi firme prestano spesso i loro abiti alle persone famose. Cosa ne penso? Siamo tutti miserelli e i social ci fanno da specchio. Nulla di nuovo: so chiama invidia, semplice e dolorosa invidia. Vediamone il lato positivo. Che è imparare a “invidiare” – cioè a prendere come esortazione ad imitare – la bellezza, la ricchezza, il prestigio, che posseggono le altre persone; cioè a crescere noi, non a far diminuire gli altri. Se qualcuno invidia Bebe vuol dire che Bebe incarna bellezza, ricchezza e prestigio umano e professionale, e questo è verissimo. A noi rimane imparare che siamo chiamati a gioire di quella gioia e non a sporcarla.

Gentile don Mauro,
parliamo di obiezione di coscienza dei medici cattolici? La stessa che ha fatto morire in Sicilia una giovane donna che portava in grembo, tra l’altro, un feto ormai morto? Obiezione per poi magari essere meno… obiettori in strutture private. Che schifo!
Marinella, Milano

Salve Marinella. All’indomani della notizia, un quotidiano mi aveva chiesto di scrivere un articolo ma ho preferito astenermi perché mi sembra tutto molto confuso. E anche oggi è così. Da quello che ho letto, posso dirti che in questo caso l’obiezione di coscienza non c’entra nulla. In generale il medico ha il dovere di intervenire perché deve far di tutto per salvare la madre. Il sito cattolico Aleteia, che ha studiato il caso, ha scritto in proposito che “quando è chiaro che non è possibile fare più niente per il feto che non è ancora morto ma è destinato inesorabilmente e imminentemente alla morte, il medico può estrarlo dalla madre per cercare di salvare almeno lei. Questo non è aborto in nessun modo e anche un medico obiettore può farlo in accordo con la morale e con la legge.” E io non nulla da aggiungere. Posso dire però che la tua denuncia di casi di obiezione pubblica e lucro privato, è gravissima. Roba da far impallidire gli evangelici sepolcri imbiancati. Ma spero e credo che non sia questo il caso.

Salve, don Mauro.
La cantante Madonna promette sesso orale a chi l’8 novembre voterà per Hillary Clinton alle elezioni presidenziali Usa. Certo, sarà anche una provocazione, ma dov’è finita l’eleganza un tempo appannaggio delle signore e di alcune artiste? Valeria, Sassuolo (Modena)

Valeria, ne converrai, qui siamo oltre il discorso dell’eleganza delle signore di altri tempi. Qui siamo nel patologico. Forse l’unica cosa che possiamo fare è ricordare la signora Ciccone nella sua veste di cantante – davvero brava in alcune performance – e dimenticare queste sue parole senza senso e dignità.