Blog / Renato Pierri | 17 Marzo 2016

Le lettere di Renato Pierri – Via Igino Giordani, a Roma, non è più la via di Merlino

 

Via Igino Giordani a Roma, per noi che abitiamo a poca distanza, è sempre stata la via dell’INPS, ma soprattutto la via di Merlino, giacché in quella strada c’è il negozio dove acquistammo il nostro coniglietto nano, bianchissimo con orecchi e occhioni neri, il coniglietto che ci ha fatto compagnia per ben dieci anni e che, non ci crederete, ci ha resi, in famiglia, più uniti e forse anche più buoni. Gli animaletti sono capaci di fare queste cose. Adesso via Igino Giordani è la via del delitto. Ci sono passato un paio di settimane fa per andare a trovare don Mauro Leonardi che pure abita a poca distanza dalla strada del delitto, dalla strada dove ha trionfato il male puro. E proprio con lui, con l’amico prete e scrittore, parlavo della presenza del male nel mondo e di come questa possa indurre i credenti, alle volte, a dubitare dell’esistenza di Dio. Ma non facevo distinzione, come fanno tanti, tra il male non provocato dall’uomo e il male provocato dall’uomo. E’ proprio quest’ultimo che sconcerta. Come è possibile, ci si chiede, che Dio non abbia posto limiti alla possibilità di compiere il male? Si può trucidare un bambino, sterminare una famiglia, strangolare giovani donne, sterminare un popolo, teoricamente si può distruggere l’intera umanità, si può fare ciò che è stato fatto in via Igino Giordani, e non succede nulla. Non si oscurano le stelle, il mare non sommerge la terra; i vulcani, tutti assieme,  non eruttano lava incandescente, una meteora non si schianta sul nostro pianeta. Nulla.

Renato Pierri

 

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