Blog / Renato Pierri | 11 Ottobre 2015

Lettere di Renato Pierri – Celibato. La Chiesa non imita Cristo

 

Corriere di Puglia e Lucania 10 ottobre 2015

 

Due mie lettere a difesa del teologo Krzysztof Charamsa che ha criticato la Chiesa per la “imposizione” del celibato a coloro che sentono la vocazione per il sacerdozio, pubblicate su Italians – Corriere della Sera e sul blog “Come Gesù”, ha spinto un sacerdote a scrivermi: “Lei vuole spostare la soglia di ingresso? La capisco. Ma io ho cercato di spiegarle qual è la logica dietro queste regole. Non è una logica arbitraria, si basa sull’esperienza bimillenaria della Chiesa… sarei d’accordo con lei se fosse vero che la Chiesa “obbliga”. Io sono sacerdote. Nessuno mi ha obbligato…”. E poiché io ho replicato che non si può calpestare la ragione, giacché le conseguenze dell’errore della Chiesa cattolica sono sotto gli occhi di tutti, che moltissimi preti hanno un amante, femmina o maschio, lui mi ha scritto ancora: “Lei abolirebbe il matrimonio perché moltissimi coniugi hanno l’amante, femmina o maschio?”. E così il sacerdote, come moltissimi cattolici, continua a calpestare la ragione. Il matrimonio è una scelta libera di coloro che decidono di vivere insieme, di formare una famiglia. Il fatto che molti matrimoni falliscano non è un buon motivo per abolire il matrimonio. Qualora lo Stato lo facesse, eliminerebbe la libertà di sposarsi o di non sposarsi. Sarebbe un provvedimento non a favore della persona, ma contro la persona. Il fatto che spesso il celibato fallisce, dovrebbe indurre la Chiesa a non farne una condizione indispensabile per diventare sacerdote. Se la Chiesa togliesse questa “imposizione” (si comprende il senso delle virgolette?), andrebbe a favore della persona che sente la vocazione sacerdotale, a favore della libertà di scegliere o meno di abbracciare il celibato. Ma perché obbligarmi a spiegare cose così elementari? Vale la pena ricordare che Gesù, scegliendo gli apostoli, non fece discriminazioni tra uomini sposati e uomini celibi. La persona cui affidò il compito di guidare la Chiesa era sposato. Stranamente in questo caso la Chiesa non imita Cristo.

Miriam Della Croce

Tratto da Il corriere di Puglia e Lucania