Blog / Renato Pierri | 02 Luglio 2015

Renato Pierri – Innegabili analogie tra una donna che presta il suo grembo e la Vergine Maria

 

 

Il Pasquino; Politicamente corretto 1 luglio 2015

L’argomento che da molti giorni appassiona i frequentatori del blog “Come Gesù” dell’amico prete e scrittore (vedi Huffington Post) Mauro Leonardi, non è l’Isis, e neppure l’Enciclica di Papa Francesco e neppure la Grecia, l’argomento che li manda in brodo di giuggiole è il matrimonio gay e la possibilità che gli omosessuali possano adottare un bambino o, scandalo degli scandali, procreare ricorrendo all’utero di una donna. La loro obiettività tutta cristiana è tale da riflettersi persino nel linguaggio. L’amore che spinge una coppia eterosessuale a volere un figlio, riferito ad una coppia omosessuale, si chiama egoismo. Il desiderio di paternità di un uomo sposato con una donna, riferito ad un uomo omosessuale, si chiama voglia, voglia di togliersi un capriccio, uno sfizio. E i bambini? I bambini degli omosessuali non sono più un grazioso dono del Signore, sono un prodotto. Sembra che il Signore non abbia niente da spartire con la nascita dei figli delle coppie omosessuali. Le donne che prestano il proprio grembo, sempre per cristiana obiettività, si chiamano mucche da riproduzione, anche se magari hanno avuto una sola volta questa esperienza e magari hanno offerto l’utero per generosità (può succedere) e non per interesse. Accade, in realtà, che molti speculano su queste donne, ne fanno un affare commerciale, ma una cosa è condannare la speculazione, il commercio, altra cosa è condannare la facoltà di procreare che la scienza offre a chi non ne ha la possibilità. L’obiettività, sempre cristiana, spinge molti a fare apposta un po’ di confusione e a non distinguere l’una cosa dall’altra. E così, mi è venuta voglia, sì, proprio voglia, di scandalizzare ancora di più gli scandalizzati, dicendo loro che esiste qualche bella analogia tra una donna che presta il suo utero e la Vergine Maria. La donna dice sì alla coppia omosessuale, la Vergine Maria dice sì all’angelo del Signore. Entrambe si trovano ad avere in grembo un bambino pur non essendosi unite ad un uomo. Entrambe fanno un dono: la donna, alla coppia omosessuale, la Vergine Maria all’umanità. Ovviamente enormi sono le differenze, ma queste belle analogie sono innegabili

Renato Pierri

Qui il link a Il Pasquino

Qui il link a Politicamente Corretto