Blog / Una donna nel Vangelo | 15 Dicembre 2014

15 dicembre – La verità, senza amore, fa paura

Entrato nel tempio, mentre insegnava gli si avvicinarono i sommi sacerdoti e gli anziani del popolo e gli dissero: «Con quale autorità fai questo? Chi ti ha dato questa autorità?». Gesù rispose: «Vi farò anch’io una domanda e se voi mi rispondete, vi dirò anche con quale autorità faccio questo. Il battesimo di Giovanni da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?». Ed essi riflettevano tra sé dicendo: «Se diciamo: “dal Cielo”, ci risponderà: “perché dunque non gli avete creduto?”; se diciamo “dagli uomini”, abbiamo timore della folla, perché tutti considerano Giovanni un profeta». Rispondendo perciò a Gesù, dissero: «Non lo sappiamo». Allora anch’egli disse loro: «Neanch’io vi dico con quale autorità faccio queste cose». Matteo 21,23-27

Avvicinarsi a te.
È avvicinarsi alla verità.
Non dici solo chi sei.
Non dici solo che fai.
Perché lo fai.
Che sai.
Tu chiedi Chi sei?
Tu dici Che fai?
Che sai?
Avvicinarsi a te. Alla verità.
È scoprire chi sono.
In cosa credo.
Chi sei tu per me.
Avvicinarsi alla verità.
Avvicinarsi a te.
Mi svela.
Mi svela chi sono.

Ti fanno tante domande.
Ma non per essere più uniti.
Ma per mandarti via.
Tu fai una sola domanda.
Nessun principio.
Nessun potere e autorità.
Ma quello che accade.
Quello che siamo, che c’è.
Giovanni, battesimo, cielo, terra.
Non c’è da capire qual è la risposta giusta.
C’è da piegare il capo.
Da farsi bagnare da Giovanni.
Da alzare gli occhi al cielo.
Da mettere le ginocchia in terra.
Se vuoi il potere, non ti risponderà.
Se fai vincere la paura, rimarrai senza risposta, senza di Lui.

Sono i sacerdoti.
Sono gli anziani.
Sono i capi.
Il tempio è loro.
Casa della loro autorità.
Parla solo con i pari.
Pari di potere.
Pari di autorità.
Non gli interessa cosa insegni.
Ma se hai il potere.
Da chi viene la tua autorità.
Non si fanno bagnare in fila con gli altri.
Non piegano il capo davanti ad un Giovanni.
Loro non rispondono alle domande.
Loro le fanno.
Si muovono in gruppo.
In coro domandano.
In coro rispondono.
Non parlano dal cuore.
Ponderano.
Vagliano.
Soppesano.
La sanno la risposta giusta.
La sanno la verità.
Ma non la praticano.
Ma non la dicono.
E allora tu taci.
Tutto tace.
Senza verità, l’amore non risponde.

Vengono in gruppo.
Domandano in coro.
Hanno paura del cielo.
Hanno paura degli uomini.
Potere e paura.
Ecco di cosa sono fatte le loro domande, le loro vite.
Rispondono in coro.
“non lo sappiamo”.
Si che lo sapete.
È che avete paura.
Se sai la risposta giusta.
Se conosci la verità.
Ma non conosci l’amore.
Se non lo hai incontrato.
Arriva la paura.
La paura che blocca, che non fa rispondere.
La verità, senza l’amore, fa paura.
La verità non basta saperla.
Bisogna amarla.
Se no, mette paura.
Fa tacere.
E tace anche Dio.
Senza amore, la verità, tace.

Fammi amare, amore mio.
E non ci sarà domani a farmi paura.
Fammi amare, amore mio.
E la verità sarà la mia forza.

Questo commento del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).

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