Blog / Una donna nel Vangelo | 14 Novembre 2014

14 novembre – Dove ho sempre desiderato stare

Come avvenne al tempo di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell’uomo: mangiavano, bevevano, si ammogliavano e si maritavano, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca e venne il diluvio e li fece perire tutti. Come avvenne anche al tempo di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; ma nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece perire tutti. Così sarà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si rivelerà. In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza, se le sue cose sono in casa, non scenda a prenderle; così chi si troverà nel campo, non torni indietro. Ricordatevi della moglie di Lot. Chi cercherà di salvare la propria vita la perderà, chi invece la perde la salverà. Vi dico: in quella notte due si troveranno in un letto: l’uno verrà preso e l’altro lasciato; due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l’una verrà presa e l’altra lasciata». Allora i discepoli gli chiesero: «Dove, Signore?». Ed egli disse loro: «Dove sarà il cadavere, là si raduneranno anche gli avvoltoi». Lc 17,26-37.

Non mi piace quando ti chiedono sempre .
Come sarà?
Dove sarà?
Quando sarà?
Sarà.
Punto.
Sarà come è stato già.
Come è successo già.
Accadrà, sarà, nel mezzo della nostra vita.
Ad un certo punto.
Nelle cose di ogni giorno.
Sarà.
Rimarremo così.
Così come siamo.
Così come facciamo.
Ogni giorno.
Tutti i giorni.
Lo vedremo.
E lui ci vedrà.
Tra le sue braccia .
O a terra.
Arriverà lui.
Arriveranno gli avvoltoi.
E sarà chiaro.
Sarà chiaro come sarà.
Basta domande.
Fatemi stare con lui.
Amore mio.
Non lasciarmi.
Mai.

Non so quando sarà.
So che sarà quando vorrai tu.
E mi basta.
Non so come sarà.
So che sarà come vorrai tu.
E mi basta.
Non riesco a ricordare di Noè e Lot.
So di me e di te.
Ed è amore.
Ed è un’intera vita donata.
Vita in attesa di te.
E mi basta.
Se sarà giorno.
Starò lavorando e i pensieri saranno sempre pieni di te.
Mi girerò verso di te.
E lascerò tutto.
E sarà per sempre.
Subito.
Che gioia.
Se sarà di notte.
Sarò a letto e i sogni saranno pieni di te.
Mi alzerò verso di te. Non scenderò.
E lascerò tutto.
E sarà per sempre.
Subito.
Che gioia

E’ un giorno come un altro.
Pieno di te.
Ho preparato la casa.
La tavola è pronta.
Ho comprato il necessario.
Finito ogni lavoro fuori e dentro casa.
E’ un giorno come un altro.
Pieno di te.
Tutto può iniziare.
Tutto può finire.
Se arriverai.
Mi troverai pronta.
Le mani vuote.
Senza nulla.
Tutto lasciato.
La vita lasciata nei giorni vissuti.
Vita e giorni.
Piena di te.
Pieni di te.
Vieni a prendermi.
Amore mio.

Ho paura della morte.
Non voglio una vita annegata.
Se tu sei con me.
Nel mio cuore, quando amo.
Nelle mie mani, quando cucino e servo a tavola.
Nelle mie gambe quando vado al mercato.
Nella mia mente quando faccio i conti e compro.
Nella mia bocca quando rido.
Se tu sei con me.
Fuoco, zolfo non pioveranno su di me.
Ho paura della morte.
Vinco la morte con la vita.
Quella quotidiana.
Unita a te ogni giorno.
Ho paura della morte.
Vincerò la morte con la vita.
Quella eterna.
Che mi porti tu.
Sarò nel mio letto ad aspettarti.

Non ho paura degli avvoltoi.
Non morirò.
Non sono cadavere per loro.
Perché la mia vita l’ho data a te.
E io non ho più nulla da prendere in casa.
Nulla da prendere nel campo.
È tutto qui con me.
Nel mio letto.
Corpo e anima: ecco la mia vita.
Donata a te.
Tutti i giorni.
Gli avvoltoi non mi troveranno perché sarò con te.
Dove ho sempre desiderato stare.
Tra le tue braccia.

Questo commento del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).

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