Blog / Una donna nel Vangelo | 13 Luglio 2014

13 luglio – Ti guardo..

Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare. Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salì su una barca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia. Egli parlò loro di molte cose con parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un’altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. Un’altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. Chi ha orecchi, ascolti». (Mt 13,1-9)

Oggi non ascolto le tue parole ma ti guardo.
È mattina, fa caldo, esci di casa e te ne vai in riva al mare.
Ti siedi, un po’ di fresco.
Ma arrivano tutti.
Tanti
Tanti.
Ti ho seguito, come sempre.
Occhi pieni di te.
Ma ora ci sono tutti.
Già non ti vedo più.
Ora, si.
Ti vedo di nuovo.
Sei salito su una barca.
Seduto.
Stai parlando.
Non ti sento da quaggiù.
Ma ti vedo.
E amo anche solo guardarti.
Contemplarti.
Strano uomo che sei.
Un falegname che parla di terra e semina a dei pescatori.
Occhi e orecchie da sole non mi bastano.
Ti amo da morire.
Dall’amore ti capisco.
Con gli occhi non si vede tutto di te.
Con le parole non si capisce tutto di te.
Solo l’amore ti capisce.

Questo commento del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).

Commenta nel post o sul forum.