Il diario di Paci – 7. Ci vuole la spiaggia
Eppure più guardo il mare, più guardo la spiaggia, gli scogli, il molo, e più mi dico che non serve un muro, una roccia, per calmare il mare, per dargli una direzione, contenerlo.
Il mare, soprattutto quando è arrabbiato, quando schiuma, quando lo senti da dentro casa che fa un rumore che è proprio un rumore, non lo fermi con la forza, non lo fermi con il muro. Addosso al molo, sugli scogli, il mare, se è calmo, si infrange, rumoreggia, se è arrabbiato, infuria, e torna indietro più grosso di prima.
Ci vuole la sabbia.
Ci vuole la spiaggia.
Tanta sabbia.
Di fronte al liscio di una spiaggia, il mare si stende, si allunga. Calmo.
Se è arrabbiato, la sua furia, fa come Marta quando ha le crisi isteriche.
Davanti al silenzio, allo sguardo fermo che cerco di avere, schiuma e fugge ma poi corre da me, su di me, e mi arriva addosso esausta, come se trovasse un riposo.
La sua rabbia si assorbe in me.
Il mare sembra tanto forte (lo è), il mare sembra tanto rumoroso (lo è), il mare sembra tanto (è tantissimo). E invece la sabbia è una striscia.
Solo una striscia.
Eppure il mare non ce la fa a cancellarla.
Il mare non ce la fa a cambiarla.
Il molo giù al porto ogni anno lo devono rifare.
Invece la spiaggia il mare la modella solo un po’.
La sposta.
La fa diventare poca poca.
La copre.
Oppure la scopre.
Ma il mare – poi – sempre alla spiaggia torna.
C’è molta potenza in quei granelli di sabbia.
Tu René pure da fermo ti muovi, sei pesante.
Se ti voglio fermare tutto insieme, mi rompo.
E allora mi ci devo stendere sotto, ti devo aspettare.
Farti allungare, assorbirti.
E allora non fai più male, anzi è bello.
E ho pensato che anche tu Gesù, quando ti vengo a trovare al tabernacolo, tu sei sabbia.
Aspetti.
Fai argine.
E ti arriviamo addosso.
Con calma.
Con forza.
Sempre tanto.
Sempre tanti.
Sempre.
E tu ti lasci coprire.
E noi povera gente ci allunghiamo e ritiriamo e poi torniamo.
E io lascio qui i miei detriti, o i miei tesori.
Tu lo sai che cosa è successo, cosa mi succede.
Questa notte. Questi giorni.
Ho fatto spiaggia con René.
E ora tu a me.
Ti lascio il mio detrito.
Me ne vengo dentro te come le onde che spariscono sulla spiaggia.
E che poi tornano al mare.
Perché anch’io torno a René.
(Il Diario di Paci, Mauro Leonardi)
Paci è il personaggio che ha dato vita alla protagonista del romanzo “Una giornata di Susanna”, acquistabile online e in tutte le librerie. È sposata con René, un uomo che la trascura. Ha un amante, una bimba che si chiama Marta e un’amica che si chiama Stella.