Blog / Musica | 24 Novembre 2013

La musica del blog – Era de Maggio

Di Renato Pierri:

Gentile Lidia, ho una pessima memoria, e così ho dimenticato che lei era nella lista delle persone da non leggere. Ho letto.

Per fare pace, le dedico questa ultima, pubblicata su Reset Italia.

“Era de maggio” Forse la più bella canzone napoletana
Lui partiva, e lei, in quel giorno di maggio, mentre stavano seduti sotto un ciliegio e le cadevano in grembo, a schiocche a schiocche, li ccerase rosse, aveva cantato: “Core, core! core mio, luntano vaje, tu mme lasse, io conto ll’ore… chisà quanno turnarraje!”. Conterò le ore… chissà quando tornerai. A tal punto lo amava. E lui aveva risposto: “Turnarraggio quanno tornano li rrose… si stu sciore torna a maggio, pure a maggio io stóngo ccá… “. Se questo fiore torna a maggio, anch’io a maggio starò qua. Torna maggio, tornano le rose, e torna l’innamorato, ma non sa se lei lo ama ancora. Le parla della sua ferita d’amore che non si sana, “ca sanata, si se fosse, gioja mia, ‘mmiez’a st’aria ‘mbarzamata, a guardarte io nun starría!”. Se si fosse sanata, infatti, non starebbe certo lì a guardarla e a parlarle. Prima ancora che lei si pronunci, lui le dice: “Torna maggio e torna ‘ammore: fa’ de me chello che vuó’!”. Non le dice: “Se non torni con me ti picchio, ti tormento, non ti lascio in pace, ti uccido”. Rispetta la sua volontà: “Fa di me quello che vuoi”. Si mette nelle sue mani. Può renderlo felice, o infelice. Non si sente il padrone della persona che ama. “Era de maggio”. Forse la più bella canzone napoletana.
Francesca Ribeiro