Blog / Foto | 18 Luglio 2013

La foto del blog – Il ciondolo di mio figlio

Questo ciondolo l’ha fatto mio figlio all’asilo circa 20 anni fa. Ogni volta che me lo metto lui mi dice:”Questo è quello che ho fatto io?” Lo sa che è il suo ma me lo chiede ugualmente.Un’altra cosa che mi viene in mente è quando la mia ultima, da piccola, guardava le foto delle estati passate quando lei non era ancora nata e si cercava. Non si dava pace di non esserci e alla fine decideva di essere dietro quel cespuglio in fondo o dentro la casa lì a destra. A volte, poi, le figlie mi chiedono di raccontargli le cose buffe che hanno fatto da piccole. Il racconto vogliono che sia sempre uguale. Se salto una parola o una smorfia me lo fanno notare. Io cerco, ora che sono grandi, di non dire mai “no” alle loro richieste di fare qualcosa insieme. Se un figlio mi chiede di uscire da soli, io e lui, io e lei, io mollo qualsiasi cosa. Voglio che abbiamo dei ricordi personali con me, voglio che abbiano momenti di vita da ripescare durante gli anni in cui l’università sarà difficile, cercheranno lavoro, avranno persone da accudire accanto a loro, saranno felici o miezzo e miezzo. Voglio che abbiano dei ricordi-radice. Io trovo che il passato sia importante. L’albero si riconosce dai frutti? Si e no. Ci sono lunghi periodi da fico sterile nella mia vita e se non mando tutto a quel paese non è solo perchè vivo il mio presente o spero in un futuro radioso ma perchè guardo al passato e ripesco tante parole, promesse, momenti, gesti, che anche se non li vedo più, non li sento più, si sono però fatti radice e nutrono quello che ho ora. Fondamentale però non farsi segare ma amare e cercare e amare chi ti viene a zappettare intorno alla tua vita. –