Cento volte tanto. Diventa manager della tua vita con il Vangelo
Autore: Mauro Leonardi. Daniele Ferrero (prefazione), Pietro Cum (postfazione)
Data d’uscita: 9 febbraio 2023
Editore: San Paolo Edizioni
21.2 x 1.5 x 15.2 cm ed E-Book
ISBN: 978-8862408608
Pagine: 180
Prezzo: € 16
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Descrizione
Mauro Leonardi è prete ed educatore, scrittore ed opinionista. Nato a Como il 4 aprile 1959, nel 1988 viene ordinato sacerdote da Giovanni Paolo II e da allora vive a Roma. Dal 2015 abita presso il centro Elis, nel quartiere di Casal Bruciato, dove svolge il suo lavoro pastorale
Daniele Ferrero è Amministratore Delegato e Presidente di Venchi
Pietro Cum è Amministratore Delegato e Direttore Generale di Elis
PREFAZIONE di Daniele Ferrero (Ceo Venchi)
Nel 2018 un mio amico ha avuto la bella idea di mandarmi delle meditazioni sul Vangelo via podcast, predicate da un piccolo gruppo di sacerdoti. Ogni settimana, per un paio di anni, ho ascoltato con grande attenzione queste meditazioni spirituali, scoprendo poco alla volta un mondo nuovo. Guardando indietro, non c’è alcun dubbio che esse siano state fondamentali, prima per far nascere e poi per aiutarmi, a sviluppare una mia vita interiore: una dimensione interiore cioè che troppo spesso manca a noi gente sempre “molto indaffarata” e “iper attiva”.
Nel corso del 2018, molto curioso di conoscere i sacerdoti autori degli “audio”, mi presentai a uno di loro in una visita al Centro ELIS. Fu così che iniziò una bellissima amicizia con don Mauro Leonardi, predicatore illuminato e autore di questo breve ma intensissimo libro che racchiude tutte le “luci” che mi hanno tanto accompagnato negli ultimi tempi, soprattutto negli anni bui di pandemia appena trascorsi.
Spero che il lettore trovi a propria volta degli spunti di riflessione che lo possano guidare nel percorso di miglioramento continuo che tutti noi, ogni giorno, dobbiamo provare a intraprendere nella nostra vita professionale, quale che sia la nostra funzione, carica o settore. Il continuo miglioramento individuale porta poi sempre alla crescita continua collettiva, aziendale: sono proprio la crescita e lo sviluppo a rimanere per qualsiasi azienda, piccola o grande che sia, il traguardo più importante. È infatti nella crescita che ogni società può esprimere in pieno la propria vocazione, dare alla collettività dei suoi dipendenti il massimo di opportunità e assicurare protezione, cura e ricchezza a tutto l’ecosistema in cui opera.
Infine, è nella tensione alla crescita continua che le aziende possono contribuire fattivamente al disegno del nostro Dio, Signore della Storia, che da sempre, dall’inizio dei tempi, ci invita, appunto, a crescere. E a farlo insieme.
POSTFAZIONE di Pietro Cum (Ceo ELIS)
Ho appena finito di rileggere Cento volte tanto, poso accanto a me i fogli stampati e mi fermo a pensare. La sensazione è quella di un viaggio terminato da qualche giorno, quando ricordi e sensazioni si riconnettono tra loro e cominciano ad acquistare una forma compiuta.
I libri di don Mauro mi hanno sempre fatto questo effetto: piani di lettura diversi chiedono di essere ricomposti, e ogni volta che ci provo scopro qualcosa di nuovo e di vero. Il viaggio che ci viene proposto in Cento volte tanto è così: parole pronunciate da Gesù duemila anni fa risuonano ancora oggi limpide e piene di senso. Parole che possono aprire gli occhi di tanti di noi, sempre affannati dal “qui e adesso”, facendoci intuire prospettive di futuro ed esperienza di un mondo che comincia a imparare che il vero bene da ricercare è la felicità di chi ci è prossimo, dalla quale dipende, per via diretta e un po’ misteriosa, anche la nostra.
Il libro andrebbe letto da chiunque provi il desiderio di dare contenuti migliori alle relazioni con gli altri, e dovrebbe essere invece studiato da chi trascorre la propria vita professionale all’interno di aziende e organizzazioni. Un’idea che infatti si fa strada con forza nella lettura è che qualsiasi luogo di lavoro sia in definitiva un contesto sociale, la cui qualità dipende dal desiderio dei singoli di costruire relazioni di valore. Entriamo subito al centro di temi quali il benessere delle persone e la nostra possibilità di costruire ambienti che trasmettono positività ed entusiasmo, o che viceversa respingono e generano ansia.
Nessuno lavora da solo o realizza qualcosa soltanto per sé stesso e per don Mauro è chiaro che un luogo di lavoro assume le qualità di chi lo frequenta: quando una persona lotta per vivere alcune “virtù sociali”, questo si nota e gli altri la cercano, le chiedono consiglio e aiuto perché sanno che avranno corrispondenza. Tale dinamica è virtuosa perché chi la sperimenta ne trae soddisfazione e gioia. Quest’ultima, una volta sperimentata, convince, contagia, attrae, rendendo migliore quella parte di mondo in cui viviamo e regalandoci quel “cento volte tanto” che chi si avvicinava a Gesù poteva sperare di ricevere, per essere guarito nel corpo e nell’anima.
Trovo molto bello che nel libro don Mauro abbia fondato le sue riflessioni su un invito alla scoperta della vocazione professionale, avendo tante volte sperimentato, nei colleghi e studenti che lavorano e si formano in ELIS, che questa comprende gli affetti, le aspettative, le motivazioni, fino ad arrivare dritta alla nostra identità e alla sfera spirituale. Il lavoro in effetti non è soltanto tecnica, competenze e conoscenze. Esso è anche un tema identitario, esistenziale, che ci definisce come persone e ci permette di avere un posto nella società dove viviamo. E dunque il lavoro che ci attrae è quello in cui riusciamo a rappresentare la migliore idea di noi stessi e che quindi ci motiva ogni giorno di più. La motivazione è il carburante della nostra ricerca di senso: è quello che ci fa affrontare studi difficili, che ci fa saltare dal letto la mattina, che ci fa dimenticare stanchezza e affanni, che ci fa stare sempre occupati e mai pre-occupati. Tutto questo avviene in relazione agli altri, che sono per noi come lo specchio del nostro mondo interiore. Questi “altri” sono i colleghi, il capo, i clienti, i fornitori, tutti coloro che costruiscono il senso del nostro lavoro grazie alle relazioni che riusciamo ad attivare. E più queste relazioni sono positive, tanto più gli altri hanno piacere a stare con noi, fino a scoprire che la nostra felicità è proporzionale a quella di chi ci circonda. Provare per credere! ‒ ci suggerisce don Mauro ‒, dimostrandoci che non soltanto è possibile ma, da un punto di vista organizzativo ed economico, è anche utile ed efficace.
Il che, infine, rende il libro particolarmente importante per i manager, che hanno il compito di quadrare la gestione efficiente dell’organizzazione con i bisogni e le aspettative del capitale umano che in essa opera. Perché quello che oggi le aziende devono apprendere è soprattutto il “prendersi cura” della ricerca di senso delle persone, a partire proprio dal Vangelo, che “non ci insegna solo la strada per il Cielo, ma anche quella per la terra”.
Assieme a don Mauro – e grazie a lui che continuamente svuota sé stesso per offrire ai suoi lettori saggezza umana e profondità spirituale ‒ sono convinto che il ridare senso al nostro lavoro sia una delle chiavi della ripartenza in atto nella nostra società, e che per tutti ci sia tanto da imparare, sperimentare e realizzare, per costruire con coraggio il nuovo domani che ci attende.