Abelis – Alessandro Rivali ci regala due poesie durante la presentazione a Milano
Milano. Giovedì 31 gennaio 2013 alle ore 18.00, al Multicenter Mondadori di Corso Vittorio Emanuele II, moderati da Elisabetta Risari, il poeta Alessandro Rivali e lo scrittore Alessandro Zaccuri parleranno di Abelis. In vista di quel momento Rivali ha scelto per i lettori del blog due sue poesie. Sono bellissime e sono prese da “La caduta di Bisanzio” (Jaca Book) il libro che lo ha reso noto al grande pubblico.
Alessandro Rivali è secondo i critici letterari uno dei più importanti poeti italiani under 40. Lo afferma, per esempio, Alberto Bertoni a p. 218 del suo ultimo libro (La poesia contemporanea – Mulino 2012 ). Insieme ad Alessandro Zaccuri ed Elisabetta Risari parteciperà alla presentazione di Abelis che si terrà a Milano il 31 gennaio 2013 al Multicenter Mondadori di C.so Vittorio Emanuele II. Abbiamo pensato che il modo migliore per conoscerlo fosse leggere le due poesie che ha scelto per i lettori del blog e che sono riportate qui sotto. Sono tratte da La Caduta di Bisanzio (Jaca Book 2010), il libro che ha reso noto Alessandro Rivali al grande pubblico.
* trova qui altre informazioni su Alessandro Rivali
Desiderava le terre dei Mansueti da La caduta di Bisanzio (p. 114)
Desiderava le terre dei Mansueti,
per rivedere l’alternanza delle stagioni
e il sole declinare tra le isole e i pini.
Chiedeva una fissità da mare a mare,
il tempo per scrivere degli astri,
ascoltare Dio nel vento leggero,
che scrollava i rami dalla neve,
come nel più dolce dei Giardini.
La città dei ricordi era di ardesie da La caduta di Bisanzio p. 120
La città dei ricordi era di ardesie
scintillanti sulla curva sul mare:
vi erano volti e corrispondenze,
nessun grido senza ritorno.
Acque cancellavano solitudini,
raccordavano in una le mille vite
che ognuno aveva tentato.
Si disfacevano i labirinti,
consentivano visioni aperte,
una direzione rettilinea
che s’involava nel fuoco.