Articoli / Blog | 20 Febbraio 2025

Blog – Patteggiamento, la maturità di Jannik Sinner

Jamie Singer, l’avvocato di Sinner che ha ottenuto il patteggiamento con la Wada, ha raccontato in un’intervista rilasciata a Sky News di aver faticato non poco per convincere il suo cliente. “Ci è voluto un po’ di tempo per convincere Sinner che la cosa giusta da fare era accettare l’offerta della Wada piuttosto che andare davanti al Tas”. Se non l’avesse fatto, sebbene assolutamente innocente da tutti i punti di vista, avrebbe rischiato una lunga condanna e, in ogni caso, sarebbe rimasto con quel macigno sul capo chissà per quanto tempo ancora.

La giustizia degli uomini ha moltissimi limiti e a volte chi è innocente si trova a dover accettare dei compromessi per non subire sanzioni ancora peggiori. Jannik, sapendo di non avere colpe, avrebbe voluto che la sentenza fosse stata di assoluto proscioglimento dalle accuse ma l’avvocato gli ha spiegato che l’involontarietà della contaminazione è una prova che richiede uno standard di certezza praticamente assoluto. È un livello di difesa molto rischioso, perché anche un’assunzione non volontaria può determinare un’affermazione di responsabilità quando ci sono un minimo di negligenza, trascuratezza, superficialità o poca professionalità. Dovendosi rifare da zero il processo, c’era un margine di possibilità che tutto ciò accadesse. Sarebbe bastato che qualche affermazione del passato di qualcuno degli attori non coincidesse perfettamente con quanto già reso: e questo sarebbe bastato per far saltare in aria tutto.

L’accordo Sinner-Wada insegna molto. Se il numero uno del mondo ha optato per questa soluzione significa che l’assunzione inconsapevole rimane uno strumento di difesa a doppio taglio e presenta un margine di non accoglimento importante. Saper accettare compromessi dimostra ancora una volta l’enorme maturità del numero uno al mondo. Non è facile ascoltare un consiglio che in termini astratti può sembrare ingiusto. Ma chi è umile e professionale, ovvero chi è un grande uomo, lo sa fare. Ancora una volta tanto di cappello a Jannik

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